Page 5 - Notiziario Parrocchiale San Bartolomeo e San Rocco Dicembre 2021
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La meravigliosa storia della Chiesa di San Rocco in Albenza       [38  parte]
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         I PARROCI DI ALBENZA DEL NOVECENTO

       A  don  Andrea  Pesenti  (1904-    disfatto il sullodato ingegnere, si   li  pensò  di
       1912)  successe  don  Luigi  Foia-  compirono dal chiarissimo pitto-  sistemarla
       delli  (1912-1919)  di  Azzano  S.   re Brignoli Luigi che diede tutto   nella   sua
       Paolo;  era  venuto  in  Albenza   l’impegno perché avessero a riu-   parrocchia,
       come  economo  spirituale  e  poi   scire ottimamente. Si fece nuovo   ovviamente
       fu  eletto  dagli  Albenzesi  come   tutto il coro ridotto dal tarlo ad   con altre suore.
       loro  parroco  il  22  dicembre    un mucchio di povere. Si eseguì il   La  parrocchia  possedendo  già
       1912. Nel “Liber Chronicus della   suolo della chiesa a marmette di   una mezza casa lasciata in eredi-
       parrocchia descrive egli stesso la   splendido mosaico e quello della   tà alla Chiesa dalla signora Lucia
       vita dei suoi parrocchiani. L’ope-  sagrestia  con  mattonelle  di  ce-  Carenini,  pensò  bene  di  com-
       ra più importante per il 1913 è il   mento di un bel gusto. I contratti   perare  l’altra  metà  di  proprietà
       restauro della chiesa parrocchia-  furono  fatti  ottimamente,  pure   del  sig.  Stanislao  Tironi.  Con-
       le. “L’anno 1912 era stato chiuso   la spesa complessiva cogli ultimi   temporaneamente don Foiadelli
       con 200 lire di debito; pure il par-  affreschi di cui si farà cenno più   presentò l’idea dell’Asilo alla su-
       roco, fidante nella Divina Provvi-  sotto, s’aggira intorno alle 8.000   periora  generale  delle  suore  di
       denza, adunò i capi della famiglia   lire.                            Somasca, ed ottenne il suo con-
       della parrocchia al 22 di giugno;   Nell’ottobre (1913) con generosa   senso anche se don Pezzoli stava
       a loro piacque l’idea manifesta-   offerta di Tironi Margherita, ora   per mandare tutto all’aria: “Non
       ta  dal  parroco  di  restaurare  la   defunta, si comperò la bella sta-  so per quale spirito e dovevano (i
       parrocchiale,  e  stante  seduta,   tua del Sacro Cuore che rispose   suoi interventi) essere fatali per
       si  tassarono  tutti  i  presenti  con   veramente  al  desiderio  di  tutti.   far cadere tutto nel nulla, se l’ulti-
       generosità  deliberando  di  fare   Degno di nota è pure l’istituzio-  ma parola non fosse pronunciata
       un giro per il paese per non pre-  ne dell’Asilo. Chi avrebbe potuto   da mons. Radini Tedeschi in que-
       senti.  Le  oblazioni  nel  decorso   immaginare che qui in Albenza si   sti termini testuali, come venne
       dell’opera raggiunsero una som-    potesse realizzare una così prov-  riferito  dalla  rev.  suora  che  ac-
       ma di circa 4.000 lire, somma per   vida istituzione? Eppure ciò che   compagnava  la  superiora  gene-
       cui si fa nota in questo registro   parve così impossibile, colla be-  rale: “Vadano in Albenza, là avvi
       perché  torna  onorifica  a  questi   nedizione di Dio ora è un’opera   quale parroco un buon figliolo”.
       buoni  popolani.  Superati  alcu-  compiuta”. Per istituire un Asilo   Occorreva ora preparare la casa
       ni  ostacoli,  si  prelevò  una  som-  infantile però ci voleva una casa   per le suore, i mobili, e tutta l’at-
       ma  di  lire  3.000  dal  capitale  di   delle suore, e soprattutto un or-  trezzatura per il nuovo Asilo, scri-
       questa  Chiesa  depositato  pres-  dine religioso che mandasse del-   ve don Foiadelli. “Vene procura-
       so  la  venerabile  Curia  vescovile   le suore in Albenza. Don Foiadelli   ta tutta la mobilia necessaria ed
       coll’obbligo assunto dal parroco   riuscì a superare tutte queste dif-
       pro-tempore e dalla Fabbriceria    ficoltà, anche se il prevosto di S.   ultra, dopo essere fatte le debite
       dall’uno e dall’altra, sottoscritto   Bartolomeo,  don  Pezzoli,  cercò   riparazioni alla intiera casa. Pro-
       dell’ammontare  nel  periodo  di   di mettergli il bastone tra le ruo-  curarsi  21  banchi  per  l’Asilo  se-
       10 anni con annue lire 300.        te.                                condo i regolamenti odierni, e si
       Le riparazioni fatte dai muratori   Per  l’anno  scolastico  1913-1914   pensò anche alla bandiera e alla
       durarono  assai  a  lungo,  essen-  arrivò in Albenza come maestra    divisa  dei  bambini.  Per  la  com-
       do  la  chiesa  tutta  in  disordine,   delle  scuole  elementari,  suor   pera di metà casa e tutte le altre
       incominciando  dal  campanile,     Gualandris Giuseppina. Poiché il   spese si impiegò una somma che
       dal tetto fino al suolo. La deco-  viaggio di ogni giorno da Almen-   s’aggira  intorno  alle  lire  4.000.
       razione venne eseguita a tutt’ar-  no S. Bartolomeo, dove la suora    La Provvidenza di Dio non man-
       te,  sotto  la  direzione  dell’ill.mo   abitava  all’Asilo  Pozzi  con  altre   cò  mai,  finché  di  anno  in  anno
       e chiar.mo ing. Angelini, dai pit-  consorelle,  ad  Albenza,  risulta-  l’istituzione divenne sempre più
       tori  Galvani  Arturo  e  Silvio.  Gli   va  molto  pesante  per  la  suora   sicura”.
       affreschi, di cui restò molto sod-  (si andava a piedi), don Foiadel-               Ermanno Arrigoni


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