Page 27 - Notiziario Parrocchiale San Bartolomeo e San Rocco Maggio 2021
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25 aprile - Festa della Liberazione


       L’esempio positivo e concreto di questi nostri due concittadini (così come
       quello  di tanti altri concittadini  almennesi appartenenti  al  movimento
       partigiano) ci dimostra quanto la stessa resistenza fu presente in modo
       significativo anche nel nostro territorio, laddove questi nostri concittadini
       scelsero di mettere a repentaglio la loro vita per difendere la nostra libertà.
       Non dimentichiamo mai il loro esempio.
                     Viva il 25 Aprile ! Viva la Liberazione !
                                   Viva l’Italia !”

          DUE SINDACI DI ALMENNO SAN BARTOLOMEO
                  PROTAGONISTI DELLA RESISTENZA

       […….] Ho pensato di focalizzare l'attenzione sulle biografie di due nostri
       concittadini che reputo sicuramente tanto interessanti quanto esemplari al
       fine di comprendere meglio i valori della Resistenza. (Ermanno Arrigoni)

          IL COLONNELLO MARIO LOCATELLI                                IL CAVALIERE LUIGI ROTA
       Locatelli Mario è nato ad Almenno S. Bartolomeo il 15   Luigi Rota è nato ad Almenno S. Bartolomeo, a Ca’ Righetti
       giugno 1907; suo padre era Achille il noto pittore del   il 14 febbraio 1920. E’ stato sindaco di Almenno S. Barto-
       nostro paese. Morì a S. Remo il 16 gennaio 1987. E’   lomeo dal 1952 al 1959. E’ morto nel 2008. Era partito per
       stato sindaco di Almenno S. Bartolomeo dal 1950 al    il militare il 12 febbraio 1940 per Veneria Reale (Torino),
       1951. Ebbe una carriera militare straordinaria fino a   successivamente, il 25 aprile, destinato al Moncenisio. Il
       diventare colonnello. Durante la guerra era Maggiore   10 giugno 1940 inizia la guerra contro la Francia e Rota
                                                             Luigi, che era capopezzo calibro 117, entra i Francia con il
       dell’Aereonautica e dopo l’8 settembre 1943 diventò un   suo battaglione. Ritorna a Moncenisio nel settembre 1940.
       capo partigiano, un capo del CLN che operò soprattut-  Poi è destinato a Patacroce, ai confini con la Iugoslavia:
       to a Bologna e a Milano. Partecipò alla guerra d’Afri-  qui combatte fino al Montenegro. Mandato poi in Corsica,
       ca nel 1935-1936; era con Antonio Locatelli, il famoso   prende la malaria e rientra in Italia per la convalescenza.
       aviatore bergamasco. Nella guerra d’Africa, Locatelli   Rientrato ad Ulzio (Piemonte), fa il corso di sci, e deve
       Mario ricevette la Medaglia di bronzo al Valor Milita-  partire per la Russia, solo che di nuovo, per la malaria vie-
       re. Partecipò anche alla guerra nel Nord d’Africa del   ne ricoverato all’Ospedale di Bergamo. Guarito, parte per
       1940-1942 e anche qui ricevette una Croce di guerra al   la Calabria: è l’8 settembre 1943. I soldati si dividono: chi
       Valor Militare. Combatté anche in Albania e in Grecia.   vuol combattere contro gli anglo-americani che stavano
       Dopo l’8 settembre entrò nella Resistenza. Per la sua   salendo e chi invece vuole combattere contro i tedeschi che
       attività nel CLN ricevette diversi riconoscimenti: una   stavano scendendo. Il colonnello Benedetti riunisce il bat-
       Medaglia di bronzo al Valor Militare, un Certificato di   taglione e dice: “Chi vuole andare a lavorare, andrà con
                                                             gli inglesi a scaricare le navi, chi invece vuole combattere,
       Patriota firmato dal maresciallo Alexander, un Attesta-  combatterà contro i tedeschi”. Rota Luigi sceglie di andare
       to  di benemerenza da parte degli Alleati, un Brevetto di   a combattere contro i tedeschi. Si forma in seguito il Corpo
       Partigiano firmato dal Comando Generale ed infine un   Italiano di Liberazione cui anche Rota Luigi si aggrega:
       Riconoscimento da parte dei Partigiani del Veneto […….]  era il 22 maggio 1944. Combatté a Monte Cassino nel-
                                                             la divisione Folgore. Qui, combattendo contro i tedeschi,
                                                             fu investito da un lanciafiamme: per proteggersi, cerca di
                                                             salvare il viso con le mani riportando notevoli scottature.
                                                             Viene ricoverato all’o-
                                                             spedale  da  campo  n.
                                                             517 e successivamente
                                                             all’Ospedale di Firen-
                                                             ze con questo certifica-
                                                             to medico per la licen-
                                                             za: ustioni di secondo
                                                             e terzo grado, mani e
                                                             viso.  Arriva  a  Berga-
                                                             mo, con le truppe di li-
                                                             berazione, nel maggio      Maggio 2021      27
                                                             1945 […….]
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