Page 26 - Notiziario Parrocchiale San Bartolomeo e San Rocco Maggio 2021
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25 aprile - Festa della Liberazione
La Festa della Liberazione del 2021 si è aperta con
la Messa in San Bartolomeo.
L’anniversario della liberazione è stato motivo di ri-
flessione anche del brano di Vangelo che racconta di
Gesù “Buon Pastore”: ci ricorda che Lui ci protegge
“dai lupi che rapiscono e disperdono” cioè allonta-
nano da Lui e ognuno va per la sua strada pensando
a se stesso. Ci sono anche i mercenari che “fuggono
quando viene il lupo”: le pecore per loro sono “mer- demia… i nostri ragazzi, i nostri giovani provati da
questa situazione hanno bisogno della vicinanza di
ce” per i loro interessi… avere, potere, apparire. Il adulti che li sostengono, li incoraggiano, li “con-
Buon pastore “conosce le sue pecore”, anche quelle
che non sono nell’ovile, le raduna donando loro la tagiano” con il loro impegno e fattivo ottimismo;
caduti, sono i morti di quest’anno… le dolorosissi-
sua vita.
Parole legate a questa festa e molto attuali: resi- me immagini dei camion militari che trasportavano
stenza nel ricordo di chi ha dato la vita e impegno le salme… tra di loro tantissimi che hanno lavora-
to nella ricostruzione del dopoguerra: un impegno
dentro questo tempo a non arrenderci… tempo di
“ricostruzione”; liberazione… si grida libertà e si generoso e anche faticoso perché la pandemia, che
cammina sulle nostre gambe, non mieta più vittime.
inneggia ai diritti civili, si tacciono responsabilità e
senso del dovere, dentro una “dittatura del relativi- A ciascuno decidere se essere lupo, mercenario… o
far di tutto per assomigliare al buon pastore.
smo” (Benedetto XVI), dove il più forte schiaccia
il più debole… siamo per una libertà per tutti, per E’ seguita la cerimonia, con le limitazioni previste,
costruire un’umanità più autentica dove essere “fra- al monumento dei caduti dove il Sindaco ha rivolto
telli tutti” (Papa Francesco); caduti… per la patria, il suo messaggio ed il prof. Arrigoni ha ricordato la
ma ricordando anche quelli di questo tempo di pan- figura di due partigiani, già nostri sindaci.
Don Giulivo
“Cari Concittadini e Care Concittadine almennesi.
Quest’anno ricorre il settantaseiesimo anni-
versario della liberazione dal nazifascismo, uno dei momenti storici più importanti nella storia
del nostro paese.
[…….] l’avanzamento della campagna vaccinale ci consente di guardare con ottimismo ai
prossimi mesi, nella speranza di riuscire finalmente a lasciarci alle spalle questo drammatico
periodo. […….]
Vogliamo però anche oggi rendere il nostro convinto omaggio a tutti coloro che tanti anni fa si sono
battuti per la libertà della nostra patria dalla dittatura nazifascista, nella consapevolezza che è proprio
dai valori della resistenza che sono nati i principi costituzionali fondanti della nostra Repubblica Italiana.
Valori quali la libertà, la democrazia, la giustizia, la pace, la solidarietà, la tolleranza e la coesione sociale;
valori che non dobbiamo mai dimenticare e che dobbiamo sforzarci di trasmettere alle nuove generazioni
affinché non vengano mai meno gli antidoti contro il rigenerarsi di quei germi di odio e follia che avevano
nutrito la scellerata avventura nazifascista.
Ma più che le parole, che, per quanto importanti,
rischiano sempre di apparire vuote e retoriche, con-
tano i fatti e i comportamenti esemplari; per questo
anche quest’anno abbiamo chiesto al prof. Ermanno
Arrigoni […….] un contributo dal titolo “Due Sin-
daci di Almenno San Bartolomeo protagonisti della
resistenza” (n.d.r.: di cui un sunto è riportato nella
pagina accanto) che ci illustra le biografie del Colon-
nello Mario Locatelli e del Cavaliere Luigi Rota, già
Sindaci del nostro paese dal dopoguerra in poi.
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