Page 41 - Notiziario Parrocchiale San Bartolomeo e San Rocco Febbraio 2021
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Ci hanno scritto...
Ecco un’altra lettera che abbiamo ricevuto e che tratta ancora una volta il tema della pandemia: questa volta la
riflessione è sulla scuola. La pubblichiamo nella sua interezza nel rispetto di chi ce l’ha inviata che ringraziamo.
Ne aspettiamo altre da Voi lettori. Grazie fin da ora. Franco
Una mia riflessione: “Il coronavirus e la scuola” quali si declamava che il duce era stato mandato dalla
Ormai da molti mesi si parla di coronavirus, per cui provvidenza ed era un uomo giusto e sapiente.
mi chiedo se questa malattia in un modo o nell’altro Il 5 Settembre 1938 con un nuovo decreto legge furono
abbia colpito in termine scolastico i bambini essen- espulsi dalle scuole i bambini ebrei.
dosi protratta per un lungo periodo. Mi chiedo inoltre
se la scuola, tra passato e presente quanto e come sia Il 7 Dicembre 1942, per cause dipendenti dallo stato di
cambiata: perché a me piace riflettere sulla storia e l’e- guerra, la scuola fu sospesa e chiusa. Venne riaperta il
voluzione della scuola e ad una serie d’istituzioni ed 1 Ottobre 1943. Nel 1947 invece il tifo si diffondeva sia
iniziative sempre connesse all’istruzione scolastica.... nelle scuole che nelle città colpendo in forma epidemica
quantomeno mi piace riflettere cosa sia cambiato in soprattutto tra i più piccoli e giovani scolari.
bene o in male nel contesto scolastico negli ultimi 100 Ho avuto l’opportunità di leggere dei temi scolastici
anni. scritti da una bambina della Quarta Classe Elementare
All’inizio del Novecento l’industrializzazione fremeva dell’anno 1909 e 1910, lei era nata nel 1899: parlava
ed era pronta ad aprire nuove porte verso il progresso: di povertà e d’amore per la propria famiglia e per la
nel 1910 arrivò in Italia la prima macchina da scrivere, scuola, parlava soprattutto della sua maestra come se
la M10 di Camillo Olivetti e si aprivano in quel perio- fosse un simbolo, mentre in quanto a povertà si riferiva
do nuovi confronti con altri paesi attraverso le nuove all’istruzione ed affermava che “l’istruzione è il cibo
fiere, per poi tristemente spingersi nei successivi anni dell’anima ed il pane del corpo, quindi senza di essa
verso la grande guerra del 1915-1918. I ragazzi di allo- questo sostentamento viene in tal modo trascurato”.
ra compresi i giovani liceali dovevano lasciare i propri Io mi chiedo: i fanciulli di oggi, data la presenza / as-
studi senza riuscire a diplomarsi per partire in guerra senza e l’utilizzo della scuola a distanza, dovuto al co-
sotto le armi, per poi, dopo il ritorno dalla guerra, fare i ronavirus, riusciranno a trovare la dovuta istruzione
conti con condizioni sociali ed economiche cambiate in per rifocillare mente ed anima con il pane del sapere?
momenti non più fiorenti come gli anni precedenti alla Mi chiedo inoltre se gli insegnanti di oggi considera-
loro partenza: povertà, miseria, fame, freddo, persone no la loro professione solo un lavoro oppure come una
sfollate tra le quali anche gli stessi insegnanti, manca-
va anche il materiale come banchi, penne, inchiostro e missione per cibare queste anime. Per certo so che i
questa situazione anche negli anni successivi alla guer- nostri ragazzi non possono ricevere lodi ed onori per il
ra. coraggio di affrontare la sfida dello studio viste le dif-
ficoltà in cui sono costretti a confrontarsi, penso e li
Il 1 Settembre 1923 è arrivata la riforma scolastica ed è immagino come delle gemme, dei piccoli semi pronti a
stata tra le più importanti riforme italiane post-belliche, sbocciare appena ne hanno l’opportunità; altresì vedo
l’estensore fu Lombardo Radice, che portò una nuova invece gli adulti come qualcosa che non può più essere
innovazione nell’insegnamento proprio a cavallo di un questo bocciolo e senza alimentare la propria gioventù
periodo nel quale sulla popolazione incombevano di- del proprio sapere, non potranno che andare incontro
versi tipi di tragedie di tipo pandemico come l’influenza ad un autunno senza più frutti.
spagnola, la malaria, la tubercolosi, oltre la cirrosi che
decimavano centinaia, migliaia di persone, più di una A questo punto infine mi chiedo se i nostri giovani non
guerra. abbiano già pagato abbastanza... E mi ricordo le parole
di Gesù quando disse: “Non allontanateli, lasciate che
Poi arrivò il periodo fascista nel quale l’insegnamento vengano da me!” Gesù è un vero amico dei fanciulli.
aveva dovuto prendere una linea guida che doveva es- Spero quindi che le nostre istituzioni abbiano un senso
sere ideologica e patriottica comunque vicina alla mo-
vente politica fascista il che significava forza e rigore, umano quando parlano e trattano dei fanciulli, perché
i bimbi possono non essere i loro figli, ma sono i nostri
addirittura nelle scuole erano utilizzate le radio e gli
insegnanti dovevano leggere il bollettino di guerra e le figli.
trasmissioni mandavano manifesti di forza politica nei Antonio Lorenzo Facheris
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