Page 6 - Notiziario Parrocchiale San Bartolomeo e San Rocco Giugno 2022
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SAN ROCCO IN ALBENZA
A piccoli passi
“Ave Maria, piena di Grazia….”: tante volte queste parole cuore: ”Questo è il mio corpo…il mio sangue…
sono risuonate nelle contrade della nostra parrocchia. In per voi…”…per Ginevra, Renato, per i genitori, parenti,
alcune sere del mese di maggio è stato bello e significativo amici, catechiste, sacerdoti…
incontrarsi in un clima familiare a pregare il Rosario e
celebrare l’Eucarestia. Il primo appuntamento si è svolto al Questa festa è “prima” perché l’inizio di una “bella storia”
cimitero luogo al quale tutti ci sentiamo legati…è il luogo che si scrive di Domenica in Domenica, “giorno del sole”
del dolore, del ricordo, della riconoscenza, della speranza, la chiamavano i primi cristiani. Una storia come quella in cui
lì riposano coloro che insieme al grande dono della vita ci si narra che “C’era una volta un giardino ricco di fiori di ogni
hanno trasmesso quello preziosissimo della fede. A seguire specie, in cui cresceva, proprio nel centro, una pianta senza
i momenti nelle belle contrade dell’Albenza, sorte anche nome. La pianta era robusta, ma sgraziata, con dei fiori
in luoghi non facili da edificare, che profumano di storia stopposi che non emanavano alcun profumo particolare.
di coraggio, impegno, fatica, sacrificio ….. ogni pietra Le altre piante nobili del giardino la consideravano come
delle abitazioni cavata, scalpellata a mano, quasi fatta su un’erbaccia, e non le rivolgevano la parola.
misura…e le abitazioni “solidali”: una attaccata all’altra La pianta senza nome però aveva un cuore pieno di bontà,
quasi a sostenersi a vicenda. E’ successo anche che la serata di sogni e di ideali.
si sia conclusa con un momento improvvisato e spontaneo
di festa con spumante, torta, chitarra, canti e tanta Quando i primi raggi del sole, al mattino, arrivavano a fare
simpatia. il solletico alla terra, e a giocherellare con le gocce di
rugiada per farle sembrare iridescenti diamanti sulle
La “Messa di prima Comunione” di Ginevra e Renato camelie, rubini e zaffiri sulle rose, le altre piante si
celebrata domenica 22, sesta domenica di Pasqua, nella stiracchiavano pigre. La pianta senza nome, invece,
chiesa di San Rocco vestita a festa. Ci siamo sentiti non si perdeva un solo raggio di sole. Se li beveva tutti,
come i dodici nel cenacolo dove Gesù ha vissuto l’ultima uno dopo l’altro, godendoseli appieno. La pianta senza
cena prima di essere tradito, abbandonato, rinnegato, nome trasformava tutta la luce del sole in forza vitale,
crocifisso…. e come i due di Emmaus lo abbiamo in zuccheri, in linfa. Tanto che con il passare del tempo il suo
riconosciuto risorto, vivente allo spezzare del pane fusto, che prima era rachitico e debole, era diventato uno
6 ascoltando ancora le sue parole che ci hanno scaldato il stupendo fusto robusto, diritto, alto più di due metri.