Page 7 - Notiziario Parrocchiale San Bartolomeo e San Rocco Giugno 2022
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SAN ROCCO IN ALBENZA













            Le piante del giardino cominciarono a darle attenzione   Glielo misero per prenderlo in giro, ma nel giro di poco
            e a nutrire anche un po’ d’invidia per il suo bell’aspetto.    tutti lo accolsero come un nome bello. Piacque a tutti,
            “Quello spilungone, è un po’ matto!” bisbigliavano    compreso al diretto interessato. Da quel momento, quando
            dalie e margherite. La pianta senza nome, non ci badava.   qualcuno gli chiedeva il nome, rispondeva, orgoglioso:
            Aveva un progetto. Se il sole si muoveva nel cielo,    “Mi chiamo Girasole!” Rose, ortensie e dalie non cessavano,
            lei l’avrebbe seguito, per non abbandonarlo un istante.    però, di bisbigliare su quella che, secondo loro, era una
            Non poteva certo sradicarsi dalla terra ma poteva   stranezza che nascondeva troppo orgoglio o peggio qualche
            costringere il suo fusto a girare all’unisono con il sole.   sentimento molto disordinato. Furono le bocche di leone,
             Così, non si sarebbero lasciati mai.              i fiori più coraggiosi del giardino, a rivolgere direttamente
                                                              la parola al Girasole. “Perché guardi sempre in aria?
            Le prime ad accorgersi di questa iniziativa della pianta   Perché non ci degni di uno sguardo? Eppure, siamo piante,
            senza nome furono le ortensie che, come tutti sanno,   come te!” gridarono le bocche di leone, per farsi sentire.
            sono pettegole e comari! “Si è innamorato del sole!”
            cominciarono a propagare ai quattro venti.        “Amici!” rispose il Girasole
            “Lo spilungone, è innamorato del sole!” dicevano,    “Sono felice di vivere con voi, ma io amo il sole.
            ridacchiando, i tulipani. “Oh, com’è romantico!”   Esso è la mia vita, e non posso staccare gli occhi
            sussurravano, pudicamente, le viole mammole.      da lui! Lo seguo, nel suo cammino...
            La meraviglia toccò il culmine quando in cima al fusto    Lo amo tanto, che sento già di assomigliargli un po’!
            della pianta senza nome, sbocciò un magnifico fiore    Che ci volete fare? Il sole è la mia vita.”
            che assomigliava in modo straordinario proprio al sole!
            Era grande, tondo, con una raggiera di petali gialli,    Come tutti i buoni il Girasole parlava forte e l’udirono tutti
            di un bel giallo dorato, caldo.  E quel faccione, secondo   i fiori del giardino. E in fondo al loro piccolo, profumato
            la sua abitudine, continuava a seguire il sole giorno   cuore, sentirono una grande ammirazione per l’innamorato
            dopo giorno nella sua camminata attraverso il cielo.    del sole”. (“Tutte storie.” di Bruno Ferrero)
            Fu così che i garofani gli diedero un nome: Girasole.                                   Don Giulivo


            Pellegrinaggio alla Cornabusa                                            parte 1 - continua a pag. 12


            Dopo due anni finalmente siamo ritornati al santuario!
            Faccio parte di quelli che intraprendono il pellegrinaggio
            a piedi, mi unisco quando il gruppo passa da Albenza.
            Grazie a Dio ci è stato concesso bel tempo, una bella
            giornata di sole con clima mite.
            Quello che mi piace particolarmente di questa tradizione
            è il congiungimento della parrocchia di Albenza e Almenno,
            anche se per una sola giornata. Durante la camminata
            infatti conosco di volta in volta qualche nuovo volto:
            anni fa ho incontrato Giovanni Mazzoleni di Radio Lemine,
            mentre quest’anno ho fatto amicizia con uno
            dei collaboratori del bollettino.
            Eravamo in molte persone quest’anno a fare il cammino,
            credo quasi una cinquantina; a Messa invece c’era più gente
            gli anni scorsi forse. Un ringraziamento particolare a Don
            Dario e Don Andrea per lo svolgimento della preghiera
            e della Messa finale nella grotta.
                                                  Alessandro
                                                (per Albenza)



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