Page 27 - Notiziario Parrocchiale San Bartolomeo e San Rocco Marzo-Aprile 2022
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LE ASSOCIAZIONI
A.S.D. BALLO ALMENNO SB
PANDEMIA prima / GUERRA ora La diplomazia internazionale, assistita da personalità di
spicco, deve fare la sua parte, in maniera celere e pressante,
per la fine delle ostilità e per ristabilire una pace duratura.
Trattasi di problemi geopolitici complessi, militari ed
economici (materie prime energetiche e del settore
alimentare), con riflessi sull’intero sistema finanziario
mondiale.
Anche la nostra Associazione si è attivata, in aiuto di alcune
famiglie di profughi, madri e figlie ucraine fuggite dal
loro paese che di recente hanno trovato ospitalità in una
parrocchia limitrofa, portando loro capi d’abbigliamento
utili in queste ancora rigide temperature di fine inverno.
A metà del corrente mese di marzo, il Direttivo
dell’Associazione ha deliberato di promuovere per loro
una raccolta fondi all’interno di una Serata Danzante,
coinvolgendo compagnie e ballerini che non si risparmieranno
di certo nel dare aiuto concreto a tale iniziativa; quanto
raccolto sarà immediatamente ed interamente devoluto,
per il tramite delle autorità presenti, alle tre famiglie ucraine
che hanno promesso di presenziare all’evento.
Non c’è pace sul pianeta terra… Piccoli gesti in segno di partecipazione, di vicinanza e
PRIMA una pandemia che ci ha logorato, mietendo sei milioni affetto, verso un popolo che vive un dramma.
di vittime nel mondo. Con la speranza e l’augurio ci si possa risentire a breve,
ORA una guerra che appare lontana ma, con la parlando di pace e serena convivenza.
globalizzazione, lontana non é. Alla prossima…
Enzo Rota
Cosa sono 2.100 chilometri che separano Milano da Kiev,
quando in meno di tre ore di aereo (decollo e atterraggi
compresi) arrivi a destinazione??
Un conflitto difficile da capirsi, un tentativo di egemonia
verso un popolo minuto, con una differenza abissale circa
la potenza degli armamenti a disposizione dei contendenti.
Non ne facciamo un discorso politico.
La nostra riflessione e il nostro pensiero sono rivolti alle
tante famiglie distrutte, separate, con mogli e figlie che
scappano all’estero e con mariti e figli rimasti a combattere
per difendere il paese dall’invasione.
Come non rimanere affranti ed impietriti di fronte a scene
di tanto dolore: case abbattute e incendi sparsi ovunque,
morti fra la popolazione inerme, con civili rintanati in
scantinati e rifugi di fortuna che temono per la propria
sorte e quella dei loro cari, senza che ci siano al momento
spiragli di un cessate il fuoco reale o di una tregua
permanente che possa permettere l’evacuazione di donne
e bambini, in sicurezza. 27