Page 37 - Notiziario Parrocchiale San Bartolomeo e San Rocco Marzo 2020
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INCONTRO DIOCESANO
SULLA CULTURA
“Fede e cultura hanno la stessa radice": dall'incontro semi per il futuro
“Culto e cultura hanno la stessa radice
– scrive monsignor Michel Aupetit,
arcivescovo di Parigi – una cultura senza
culto diventa un’incultura”. Non a caso
questa omelia è stata scelta come lettura
di apertura dell’incontro degli operatori
della pastorale della cultura, dei beni
culturali e delle comunicazioni sociali
della diocesi di Bergamo che si è svolto
il 25 gennaio alla Casa del Giovane. Il
tema di quest’anno “Il campo della
cultura” era un invito ad esplorare le
esperienze e le storie che si dipanano
ogni giorno sul territorio e rileggerle alla luce della missione specifica di quest’ambito, quello di attuare
forme sempre nuove di mediazione che sappiano portare il messaggio del Vangelo e stili di vita buona nel
nostro tempo, perché “alla radice di ogni servizio – come ha sottolineato il vicario episcopale monsignor LA NOSTRA DIOCESI DI BERGAMO
Vittorio Nozza – c’è la fede”.
“L’ esperienza umana della fede – ha sottolineato il vescovo di Bergamo monsignor Francesco Beschi – si
esprime attraverso le diversissime forme della cultura e continua a interpellare la coscienza, l’intelligenza e la
libertà degli uomini”. Il vescovo ha sollecitato ad accogliere l’invito di Papa Francesco a tornare all’essenziale,
che per un cristiano – ha detto – “non è un’idea, ma è Cristo stesso”. La cultura, ha sottolineato più volte il
vescovo, “è strettamente legata alla libertà”. Un valore che non va mai dato per scontato, perché “Ogni volta
che lo consideriamo definitivamente affermato apriamo la porta al suo svuotamento”.
[Fonte: www.santalessandro.org].
Il convegno è quindi proseguito nei diversi gruppi di lavoro legati a tre aspetti principali nei quali si ramifica
la cultura nella nostra diocesi: “I Beni culturali”, “La Progettazione Culturale” e “Le Comunicazioni”.
In rappresentanza della nostra comunità erano presenti con me, Marilisa e suo marito Diego.
Marilisa, maestra del nostro coro e presidente di Musicalmenno ha scelto di partecipare all’workshop (così
oggi chiamano i gruppi di lavoro) “La musica sacra come evangelizzazione e scoperta del bello”. Diego ha
preferito “Arte, patrimonio culturale, pratiche pastorali nella vita delle comunità cristiane". Da parte mia
non potevo che scegliere “Il servizio di scrivere e raccontare per costruire la comunità. Un Talk aperto sui
bollettini parrocchiali”, workshop coordinato da Don Mattia Magoni, direttore dell'Ufficio per la Pastorale
delle Comunicazioni sociali, presenti Emanuele Rocalli, giornalista dell’Eco di Bergamo e da Don Arturo
Bellini, direttore dell’Angelo in Famiglia (nella foto). Sono stati comunicati di dati di una indagine fatta nel
2017 e di una analisi nel 2019 su 75 comunità, campione scelto per coprire la totalità del territorio della
diocesi. L'85% delle parrocchie si avvale di un notiziario (così sarebbe meglio chiamare i nostri bollettini) ed
il 10% di questi ha un'uscita almeno di 9 numeri all'anno. E' stato inoltre calcolato che ogni mese circolano in
media 42 mila copie di bollettini, letti in media da 4
persone, a conferma della validità di questo mezzo
di comunicazione, pur sempre più affiancato dai
nuovi media digitali (siti internet, social network).
E noi come usiamo questi nuovi mezzi? Siamo
capaci di utilizzarli per generare e diffondere la
cultura cristiana, la "cultura evangelica"? Il Vangelo?
La risposta va data giorno per giorno, perché con
l’esempio innanzitutto si diffonde questa cultura.
Franco
Marzo 2020 37