Page 39 - Notiziario Parrocchiale San Bartolomeo e San Rocco Marzo 2020
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CARI NONNI CARI NONNI CARI NONNI CARI NONNI CARI NONNI
ci portavano in gita ai santuari, una domenica così diverso dal suo. Lei abituata ad un tenore
portavano noi ragazze e la domenica successiva i di vita semplice ma ordinato, con una cura
maschi. Le suore erano proprie brave ci seguivano particolare per la casa e la persona…qui uno stile
e ci insegnavano a vivere bene, onestamente. Tutti di vita completamente diverso, più grossolano…
in paese ci si voleva bene, ci si aiutava, si viveva L’adattamento fu difficile e nel suo cuore cominciò
insieme”. a nascere un po’ di tristezza e di solitudine.
Poi Albertina, con comprensibile angoscia, racconta In paese la chiamavano “la terrona”. Quanta
i terribili anni della guerra: la miseria, la fame, le amarezza, quanti sogni svaniti…E intanto la
tessere...ma soprattutto i bombardamenti, quando famiglia cresceva e con la famiglia crescevano
gli aerei passavano sopra la testa e lanciavano le gioie, ma anche i dolori: 6 figli, dei quali uno
bombe che distruggevano e uccidevano. Avellino morto a soli 5 anni, vittima di un incidente stradale.
è stata bombardata pesantemente provocando Un altro morto improvvisamente a 50 anni, il 31
tante vittime, addirittura sembra che 1 cittadino dicembre scorso. E 6 anni fa, la morte del marito,
ogni 8 sia stato colpito a morte. E loro per sfuggire Umberto Vanotti.
ai bombardamenti ogni notte scappavano sulla Ora Albertina risiede ad Almenno San Bartolomeo
collina e dormivano sull’erba umida e fredda. in via Piazzetta Bailo, amorevolmente accudita
Finita la guerra, fattasi più grande Albertina chiese dalla badante marocchina Naima e dal figlio
ai genitori di migrare in Svizzera in cerca di lavoro, Arturo, che la segue con cura e con dedizione.
ma il papà pronunciò un secco NO, perché disse: Guardiamo con tenerezza questa mamma, che ci
“il grano è ancora verde”, cioè non è maturo, è parla con lo sguardo fisso e con il cuore colmo
troppo giovane e non si può raccogliere, quindi: di ricordi… E nella nostra mente si affacciano
“non puoi partire!”. tante domande: saremo riusciti a regalare qualche CARI NONNI CARI NONNI CARI NONNI
Ma Albertina non si scoraggiò e più tardi ripresentò momento sereno ad Albertina? A renderla felice
la domanda, questa volta ottenne il consenso dal con la nostra presenza? Non lo sappiamo. Quello
padre, partì e trovò lavoro a Lucerna. che sappiamo è che lei ci ha regalato tanto
Una domenica la sua titolare la invitò in un bar raccontandoci la sua storia: il coraggio di andare
a prendere un caffè. Là c’erano tanti giovani, tra avanti senza mai arrendersi, di continuare ad
i quali Umberto, un giovane italiano di Almenno occuparsi della famiglia, di crescere bene i figli,
San Salvatore, il quale come la vide si innamorò di lavorare dentro e fuori casa, nonostante tutto.
follemente e non la scordò più. La cercò per 6 E gli anni sono passati, le situazioni sono
lunghi mesi senza successo, fin quando la rintracciò cambiate… ma i dolori sono rimasti, continui,
e dopo 2 mesi di fidanzamento tornarono raggianti come i giorni del lutto.
ad Avellino, per celebrare il loro matrimonio. Sicuramente ora è in grado di leggere in un altro
Ricorda tutto di quel bellissimo giorno: la modo le tragedie, ma il suo cuore certamente
celebrazione in chiesa con tanti invitati, il conserva quelle ferite che non si rimargineranno
bellissimo abito bianco che indossava, la torta più.
nuziale, la festa che è continuata fino alla sera…. Grazie Albertina, per averci insegnato la
E poi il ritorno in Svizzera a Lucerna… ma poco bellezza dell’amore, di un amore che continua
dopo, il suocero richiamò in patria il figlio perché nella forma del ricordo e della preghiera, della
necessitava gli desse una mano nel suo lavoro di Divina Dolcezza che consola, della fede che non
muratore. Umberto acconsentì e con Albertina toglie la sofferenza, ma che indica la strada per
rientrò ad Almenno San Salvatore dove i due attraversarla.
sposini si stabilirono definitivamente. Anna e i ragazzi dell’ACR
Ma quel ritorno per Albertina fu triste, tristissimo, L'intervista integrale può essere vista sul sito
troppo difficile adattarsi al nuovo modo di vivere, della nostra parrocchia: www.parrocchiasb.it
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