Page 31 - Notiziario Parrocchiale San Bartolomeo e San Rocco Aprile-Maggio 2020
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CELEBRAZIONE
CELEBRAZIONE DEL 25 APRILEDEL 25 APRILE
Il 25 aprile 1945 ad Almenno San Bartolomeo
Non potendo quest’anno, a causa del Coronavirus, celebrare il 25 aprile con l’alza
bandiera al monumento dei Caduti, con il corteo e la Messa al monumento degli Alpini,
il sindaco Alessandro Frigeni mi ha invitato a scrivere due righe sui compaesani che
hanno fatto la Resistenza, ricordando sempre con loro i 102 Caduti del nostro paese
nella prima e nella seconda guerra mondiale i cui nomi sono scritti sul monumento dei
Caduti.
Verso la fine della guerra sorse anche ad Almenno San Bartolomeo un gruppo di partigiani chiamato
“Brigata Albenza”; ne facevano parte Antonino di Nardo, Felice Manzoni, Luigi Mangili, Tullio
Veronesi, Antonio Pirola e Pietro Cerea. Il cav. Luigi Rota ricordava così quei tempi: “Mi ero presentato
ai Carabinieri nella vecchia sede, ma non c’era nessuno; allora sono entrato nella trattoria del Barchì:
c’erano 4-5 partigiani della “Brigata Albenza”, c’era anche il Pirola”. La “Brigata Albenza” era stata
formata dal Di Nardo e dal Veronesi.
La Brigata Partigiani Albenza nel 1945 DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE
Il partigiano del nostro paese che più ha sofferto per la lotta contro il fascismo è stato sicuramente Mario
Manzoni. Nato ad Almenno S. Bartolomeo nel 1924, faceva il Carabiniere. La moglie Clelia Angelini nel
2005 lo ricordava così: “E’ stato con i partigiani a Como, erano in due, hanno chiesto ad un ragazzo dove
erano i partigiani. Ma alle 4 del mattino c’erano già i fascisti, il ragazzo era una spia. Hanno preso il Mario
e il suo amico e li hanno portati nella piazza di Como, li hanno picchiati brutalmente, al punto che un prete
ha dato loro l’estrema unzione; l’altro non l’ha più visto. Ricoverato in fin di vita all’Ospedale di Como,
vi è rimasto per 3 mesi. Guarito, lo hanno portato a Milano nel carcere di S. Vittore. Dopo l‘8 settembre
Mario è riuscito a fuggire dal carcere. Ripreso dai tedeschi, è riuscito a fuggire di nuovo; da Trezzo a piedi
è arrivato a casa. Ad Almenno stava sempre nascosto nella Villa Malliana con il conte Malliani. Il 25 aprile
1945 gli è arrivato l’ordine di andare a liberare la Prefettura di Bergamo: il ritrovo dei partigiani che
DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE
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