Page 32 - Notiziario Parrocchiale San Bartolomeo e San Rocco Aprile-Maggio 2020
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CELEBRAZIONE DEL 25 APRILEDEL 25 APRILE
CELEBRAZIONE
dovevano compiere l’operazione era dal Giubì. Erano 14 partigiani, solo Mario era
di Almenno, e riuscirono a liberare la Prefettura dai tedeschi.”
Altro partigiano di rilievo era Mario Locatelli, nato ad Almenno San Bartolomeo nel
1907; suo padre era Achille, noto pittore del nostro paese, e suo nipote è Antonio Locatelli,
pure lui pittore. Mario ebbe una carriera militare straordinaria fino a diventare Colonnello;
durante la guerra era Maggiore dell’aereonautica e dopo l’8 settembre 1943 diventò un capo
partigiano,
DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE
DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE
un capo del
C.N.L. che operò soprattutto a
Milano e a Bologna. Ricevette
diverse onorificenze, tra le
quali il Certificato di Patriota
firmato dal Maresciallo
Alexander, Comandante
Supremo Alleato delle
Forze del Mediterraneo.
Sul Certificato c’è scritto:
“Nel nome dei Governi e dei
Popoli delle Nazioni Unite,
ringraziamo Locatelli Mario
di avere combattuto il nemico
sui campi di battaglia,
militando nei ranghi dei
Patrioti tra quegli uomini
che hanno portato le armi
per il trionfo della libertà,
svolgendo operazioni offensive, compiendo atti di sabotaggio, fornendo informazioni militari”.
Un altro partigiano di Almenno S. Bartolomeo che
operò soprattutto in Valtaleggio, fu Gianbattista
Cattaneo (Bolo), di Longa; era tenente dei partigiani.
Si sposò a Brembilla e poi rimase là. Di lui sappiamo
solo questo.
Alla fine non dimentichiamo don Antonio Seghezzi,
che è stato curato di Almenno San Bartolomeo dal 1929
al 1932, deportato in Germania dopo l’8 settembre
1943 per aver aiutato i partigiani bergamaschi. Morì
nel lager di Dachau nel maggio del 1945.
E non dimentichiamo anche Valdimiro Rotigni che
era un ragazzo di 10-12 anni in quei tempi; di notte
portava uno zaino di viveri ai partigiani dalla sua
casa al ponte di Barlino fino alla Val Settimana, sopra
Strozza. Veniva prima, sempre di notte, un partigiano
alla sua casa e portava ai suoi genitori la lista di ciò
che occorreva, pagava, fissava l’orario e il luogo
dell’incontro. Un ragazzo non dava nell’occhio, ha
portato il suo zaino di viveri ai partigiani fino alla fine
della guerra.
Prof. Ermanno Arrigoni
32 Comunità S. Bartolomeo e S. Rocco