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                                    26MISSIONI femminili sepolte, e con esse fare pietra d%u2019inciampo, creare memoria, lavorare come una talpa che scava nelle viscere della terra o della storia. Ma a volte prendo fischi per fiaschi. E sento la rabbia che mi sommerge come un oceano. Non riesco a forgiare la storia come mi piacerebbe. Non riesco a fare amicizia con i militari che controllano l%u2019ingresso al campo profughi, perch%u00e9 vengono cambiati frequentemente e cos%u00ec sono daccapo ogni volta che mi reco li. Non posso fare una foto perch%u00e9 sono accompagnata all%u2019interno, da un militare o due, che mi tengono sott%u2019occhio. Quel gruppo di persone si macerano in una miseria di cui Dio solo conosce l%u2019intensit%u00e0. La povert%u00e0 e le malattie, soprattutto quelle invalidanti che sono dovute alla mancanza di acqua potabile, rende prioritario non solo intervenire con aiuti finanziari, ma con la prevenzione e cura delle patologie gravi in modo da diminuire il numero dei disabili che in una societ%u00e0 povera e arretrata culturalmente, vivono nella emarginazione pi%u00f9 totale e costituiscono un grosso peso per la societ%u00e0.Particolare incidenza hanno le malattie visive che, se non curate in tempo utile portano alla cecit%u00e0. In quell%u2019area, come del resto in tutta l%u2019Etiopia, sono numerosi i casi di trichiasi e quelli di tracoma. I bambini contaminati se non curati sono destinati a diventare ciechi per tutta la vita. Eppure sarebbe cos%u00ec facile curare i loro occhi! Nel primo stadio della malattia una pomata di pochi euro basta a curare il bambino e il resto della famiglia. Essendo il tracoma contagioso, tutta la famiglia necessita del trattamento. Curare un ragazzo, strappandolo dalle tenebre, salva dalla semi-schiavit%u00f9 un altro membro della famiglia. Infatti, il non vedente %u00e8 destinato a mendicare, spesso accompagnato da un bambino-guida. %u00c8 quindi duplice l%u2019importanza di intervenire tempestivamente e costantemente, ma anch%u2019io non ce la faccio. Sono Missionaria di Daniele Comboni, un uomo dalle vedute profetiche, un uomo che sapeva rischiare soprattutto a favore dei pi%u00f9 poveri. Un Vescovo missionario che ha toccato la bidonville come i palazzi dello Zar o Colonia per prorogare la causa dei suoi amati Africani.Con simile coraggio oso bussare ancora anch%u2019io alla vostra porta, nella speranza, anzi nella certezza che farete il possibile con me per alleviare un po%u2019 le sofferenze di questi nostri fratelli, i piccoli privilegiati dal Signore. Conto sulla vostra generosa solidariet%u00e0, per partecipare alla costruzione di un mondo pi%u00f9 equo, pi%u00f9 fraterno secondo la regola d%u2019oro Comboni Missionary SistersP.O.Box 4748 Addis Ababa6 novembre 2024Dear Amiche ed amici, pace e bene a voi che camminate con me! Da anni ormai sta cambiando lo scenario del mondo con l%u2019intreccio devastante di alcune crisi (pandemica, climatica, economica, bellica, politica, culturale) In che mondo viviamo? Abbiamo scritto e scriviamo molto, abbiamo letto e leggiamo documenti, forse troppi, quasi tutti allarmisti, sulla situazione del mondo. Ma nessuno scrive e ringrazia a partire da me, per quanto invece si %u00e8 potuto fare con il vostro generoso contributo e, che tante persone hanno avuto la gioia di essere nutrite e curate accarezzate e soprattutto riconosciute.La gioia che provo %u00e8 indescrivibile, quando mi %u00e8 dato di poter fare felici le persone. Il mio grazie, %u00e8 non solo sincero e grande ma anche commosso, una commozione che si attenua per la consapevolezza che voi continuate a lavorare con me, e riversare lungimiranza e consapevolezza.I colori della vita non sono pi%u00f9 in tono pastello, ma molto pi%u00f9 vivaci, grazie anche al vostro impegno di preghiera di cui sento dentro di me l%u2019energia positiva.Vi chiedo una preghiera durante la Santa Eucaristia, affinch%u00e9 il Signore mi dia la forza necessaria per essere un piccolo segno, un seme di senape qui alla periferia del mondo, in una realt%u00e0 di ministero ecumenico, un piccolissimo desiderio di ricreare la comunione con le chiese cristiane, in particolare con la Chiesa Copto Ortodossa presente nella zona in cui io mi reco. E perdonatemi il ritardo con cui vi scrivo.Forse avete sentito un po%u2019 cosa sta avvenendo qui tra queste belle montagne: %u2018il popolo stanco fa la rivoluzion%u2019 cantava Rita Pavone 60 anni fa ed ora si sta avverando qui. Non che gli Amhara abbiano in comune tante cose con gli Oromo, ma in questo momento di dolore si sono alleati. Non hanno le stesse visioni, ma la sofferenza unisce e insieme combattono contro il governo. Per ottenere che cosa?!? Mi spiace che tantissimi ci perdono la vita ed una di scorta non c%u2019%u00e8. Per raggiungere il luogo degli sfollati dove io di tanto in tanto mi reco, ci vogliono almeno 4 ore di macchina perch%u00e9 le strade bench%u00e9 asfaltate, sono impervie per la mancata manutenzione, e i troppi %u201cstop%u201d dovuti a controlli da parte dei militari federali. Ho per vocazione il prendersi cura soprattutto di vite Una Lettera di Natale da Suor Nives
                                
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