Page 23 - Demo
P. 23
23BIBBIA L%u2019apostolo Paolo e le sue lettereL%u2019incidente di Antiochia tra Paolo e Pietro 6a parteLe due facce del cristianesimo delle origini (quella di Giacomo che voleva mantenere con il Vangelo anche la Legge ebraica e quella di Paolo per il quale solo la fede in Ges%u00f9 portava alla salvezza) continuarono anche dopo l%u2019Assemblea di Gerusalemme. Secondo la lettera ai Galati (2,11), Pietro ad Antiochia di Siria era seduto a tavola con dei cristiani non circoncisi provenienti dal paganesimo, prima che arrivassero alcuni dalla parte di Giacomo. Dopo il loro arrivo Pietro si allontan%u00f2 dalla mensa dove era prima, per sedersi con i cristiani provenienti dall%u2019ebraismo che erano circoncisi. Seguirono Pietro altri cristiani ebrei e lo stesso Barnaba compagno di Paolo nella prima missione in Galazia (attuale Turchia centro-meridionale). La reazione di Paolo fu molto dura: chiam%u00f2 ipocriti coloro che erano dalla parte di Giacomo: %u201cQuando vidi che non si comportavano rettamente secondo la verit%u00e0 del Vangelo, dissi a Cefa [Pietro] in presenza di tutti: Se tu che sei giudeo, vivi come i pagani e non alla maniera dei giudei, come puoi costringere i pagani a vivere alla maniera dei giudei?%u201d (Galati 2,13-14). La reazione di Paolo %u00e8 comprensibile in relazione alla celebrazione della Cena del Signore (1 Corinzi 11,3-26). Seguendo Giacomo e Pietro, come potevano i cristiani provenienti dal paganesimo, non circoncisi, ma battezzati, sedersi alla stessa mensa con i cristiani provenienti dall%u2019ebraismo e circoncisi e pure loro battezzati? Come si poteva celebrare insieme la Cena del Signore? Nella stessa lettera ai Galati, Paolo scrive pi%u00f9 avanti: %u201cQuanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. Non c%u2019%u00e8 Giudeo n%u00e9 Greco; non c%u2019%u00e8 schiavo n%u00e9 libero; non c%u2019%u00e8 maschio e femmina, perch%u00e9 tutti voi siete uno in Cristo Ges%u00f9%u201d (Galati 3,27-28). In Ges%u00f9 siamo tutti uguali: non ci sono n%u00e9 servi n%u00e9 liberi, n%u00e9 differenze sociali tra uomini e donne. Se i cristiani avessero seguito questo pensiero di Paolo, si sarebbe rivoluzionato il mondo 2000 anni fa!Secondo Paolo il comportamento di Pietro indusse all%u2019ipocrisia anche gli altri ebrei cristiani e lo stesso Barnaba. Questo atteggiamento comportava secondo Paolo un%u2019incoerenza teologica perch%u00e9 in questo modo veniva abolita la comunione, l%u2019unit%u00e0 tra i cristiani provenienti dal paganesimo, tutti battezzati e %u201crivestiti di Cristo%u201d come i cristiani ebrei. Pietro, Barnaba e gli altri non si comportavano secondo la verit%u00e0 del Vangelo. Ad Antiochia questo conflitto sfoci%u00f2 nella separazione tra Paolo e Barnaba. Paolo part%u00ec per il secondo viaggio missionario con altri compagni, come scrive Luca negli Atti degli apostoli: %u201cIl dissenso fu tale che si separarono l%u2019uno dall%u2019altro: Barnaba prendendo con s%u00e9 Marco si imbarc%u00f2 per Cipro; Paolo invece scelse Sila e part%u00ec, affidato dai fratelli alla grazia del Signore%u201d (Atti degli apostoli 15,39-40). Da questo punto in avanti negli Atti degli apostoli non si parla pi%u00f9 n%u00e9 di Pietro, n%u00e9 di Barnaba, Luca seguir%u00e0 solo la missione di Paolo.Paolo non %u00e8 stato il secondo fondatore del cristianesimo, come scriveva W. Wrede, %u201cma senza la sua dedizione e le sue capacit%u00e0, come scrive U. Schnelle, non sarebbe mai sorta in tempi tanto ristretti una religione universale di grande attrattiva%u201d (U. Schnelle, Paolo, vita e pensiero, Paideia, Brescia 2018, 140). Gli avvenimenti legati all%u2019Assemblea di Gerusalemme e al conflitto di Antiochia portarono non solo alla separazione tra Paolo e Barnaba, ma anche al congedo definitivo di Paolo dalla missione antiochena. Dalla fine dell%u2019anno 48-49 Paolo inizi%u00f2 a praticare una missione autonoma: si sposter%u00e0 verso occidente, verso l%u2019Europa, fino a Roma, la capitale dell%u2019impero: per mareo a piedi, sfruttando le eccellenti possibilit%u00e0 di collegamento che offrivano le strade romane. Fu una vita dura, piena di pericoli, anche di morte, di incidenti, di persecuzioni, di maltrattamenti, sopportati tutti per Ges%u00f9 e per l%u2019annuncio del suo Vangelo, come scrive Paolo stesso in 2 Corinzi 11,23-28: %u201cSono ministri di Cristo? Sto per dire una pazzia, io lo sono pi%u00f9 di loro: molto pi%u00f9 nelle fatiche, molto di pi%u00f9 nelle prigionie, spesso in pericolo di morte. Cinque volte dai Giudei ho ricevuto i quaranta colpi meno uno. Tre volte sono stato battuto con le verghe, una volta sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio, ho trascorso un giorno e una notte in balia delle onde. Viaggi innumerevoli, pericoli di fiumi, pericoli di briganti, pericoli dai miei connazionali, pericoli dai pagani, pericoli nella citt%u00e0, pericoli nel deserto, pericoli nel mare, pericoli da parte dei falsi fratelli: disagi e fatiche, veglie senza numero, fame e sete, frequenti digiuni, freddo e nudit%u00e0. Oltre a tutto questo, il mio assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le Chiese%u201d.Ermanno Arrigoni