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21BIBBIA Le sette lettere autentiche di Paolo giunte fino a noi e la sua attivit%u00e0 missionaria rivelano la personalit%u00e0 straordinaria dell%u2019apostolo retta da convinzioni radicali, volte a raggiungere i propri obiettivi anche con una partecipazione emotiva. Il suo pensiero manifesta una straordinaria densit%u00e0 di contenuti, una potenza intellettuale che fanno di lui il pi%u00f9 grande pensatore cristiano di tutti i tempi.La prima lettera ai Tessalonicesi (l%u2019odierna Salonnico, in Grecia) scritta nel 50-51, %u00e8 il primo scritto di tutto il Nuovo Testamento: siamo appena venti anni dopo la morte e la risurrezione di Ges%u00f9. Ci%u00f2 che colpisce leggendo questa prima lettera %u00e8 la differenza di tono rispetto alle altre lettere dell%u2019apostolo. Paolo %u201cnon %u00e8 preoccupato di qualche grossa questione dottrinale. Vuole per prima cosa manifestare l%u2019intensit%u00e0 dei sentimenti che lo legano a un%u2019altra comunit%u00e0 che ha appena fondato e dalla quale si %u00e8 da poco distaccato%u201d (Bibbia TOB), costretto da una insurrezione di ebrei a Tessalonica. Paolo e i suoi compagni avevano dovuto lasciare di notte e in fretta la citt%u00e0 per sfuggire a una persecuzione di ebrei, senza potersi congedare dalla comunit%u00e0, lasciandola tra le critiche e le ostilit%u00e0 locali (1 Tessalonicesi 2,14; Atti degli apostoli 17,5 ss.).Paolo si era rifugiato a Corinto: qui era inquieto, pensava alla sua comunit%u00e0 di Tessalonica nata da poco: aveva potuto essa resistere a tutte le difficolt%u00e0? Era facile accusare Paolo e i suoi collaboratori di essere dei predicatori ambulanti, ingannatori, come allora ce n%u2019erano tanti. Scrive Paolo all%u2019inizio della lettera: %u201cQuanto a noi, fratelli, per poco tempo privati della vostra presenza di persona ma non con il cuore, speravamo ardentemente, con vivo desiderio, di rivedere il vostro volto. Perci%u00f2 io, Paolo, pi%u00f9 di una volta ho desiderato venire da voi, ma Satana ce lo ha impedito%u201d. Aveva gi%u00e0 prima mandato Timoteo a Tessalonica(1Tessalonicesi 2,17-18; 3,1-2).A Corinto quindi Paolo aspetta con impazienza il ritorno di Timoteo da Tessalonica con le notizie. Finalmente arriva il suo collaboratore, le notizie sono buone: la fede, l%u2019amore e la speranza sono vive (1Tessalonicesi 1,3.8; 3,6; 4,9-10). Tutto questo in Paolo provoca gioia e sollievo. L%u2019apostolo %u00e8 euforico per le buone notizie ricevute e in questa situazione scrive da Corinto la prima lettera ai Tessalonicesi. La gioia di vedere risplendere la fede nella giovane Chiesa, si esprime in un lungo grazie a Dio: %u201cRendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere e tenendo L%u2019APOSTOLO PAOLO E LE SUE LETTERE:La prima lettera di Paolo ai Tessalonicesi 7a parte %u2013 continua%u2026continuamente presente l%u2019operosit%u00e0 della vostra fede, la fatica della vostra carit%u00e0 e la fermezza della vostra speranza nel Signore nostro Ges%u00f9 Cristo, davanti a Dio e Padre nostro. Sappiamo bene, fratelli amati da Dio, che siete stati scelti da lui. Il nostro Vangelo, infatti, non si diffuse tra voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con la potenza dello Spirito Santo e con profonda convinzione%u2026 Voi avete seguito il nostro esempio e quello del Signore, avendo accolto la parola in mezzo a grandi prove con la gioia dello Spirito Santo, cos%u00ec da diventare modello per tutti i credenti della Macedonia e dell%u2019Acaia. Infatti per mezzo vostro la parola del Signore risuona non soltanto in Macedonia e in Acaia, ma la vostra fede in Dio si %u00e8 diffusa dappertutto, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne. Sono essi infatti a raccontare come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti dagli idoli, a Dio, per servire Dio vivo e vero e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Ges%u00f9, il quale ci libera dall%u2019ira che viene%u201d (1Tessalonicesi 1,2-10). Paolo non ha bisogno di correggere errori, sa che i fratelli di Tessalonica hanno resistito alle prove. Si pu%u00f2 dire che, senza esagerare, le lettere di Paolo alle sue comunit%u00e0, siano tutte lettere d%u2019amore.Paolo chiama la %u201cParola%u201d, anche %u201cVangelo%u201d, il Vangelo di Ges%u00f9, la buona novella che egli annuncer%u00e0 anche ai Corinzi: %u201cVi proclamo, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che avete ricevuto, nel quale restate saldi e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l%u2019ho annunciato%u201d (1Corinzi 15.1-2). Segue poi il contenuto di questo Vangelo: %u201cA voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch%u2019io ho ricevuto, cio%u00e8 che Cristo mor%u00ec per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che %u00e8 risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici%u201d (1Corinzi 15,3-5). La risurrezione di Ges%u00f9 %u00e8 il fondamento di tutto il cristianesimo, senza di essa, non esisterebbe la fede cristiana, come scrive ancora Paolo nella lettera ai Corinzi: %u201cSe Cristo non %u00e8 risorto, vuota allora %u00e8 la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede%u201d (1Corinzi 15,14).Tessalonica era una citt%u00e0 sulla via Egnazia, aveva grande importanza come citt%u00e0 portuale, centro di commerci e di traffici, era un centro culturale e religioso. Si veneravano divinit%u00e0 come Serapide, Iside e Dioniso; Paolo riusc%u00ec a creare qui una comunit%u00e0 cristiana che seguiva il Vangelo di Ges%u00f9.Ermanno Arrigoni