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22Alcune ricerche hanno dimostrato che il pianto rilascia alcuni ormoni che aiutano a controllare lo stress; quindi, se si permette ai bambini di piangere e il pianto viene accolto con un ascolto attivo e pieno di amore, esso pu%u00f2 aiutarli a regolare i loro livelli di stress e a diventare bambini e poi adulti pi%u00f9 rilassati. La stessa cosa succede a noi adulti, a volte, dopo un bel pianto, poi ci sentiamo meglio. Se ci diamo la possibilit%u00e0 di vivere tutta la gamma delle emozioni, e quindi anche quelle meno piacevoli come la tristezza, la rabbia o lo smarrimento e ci concediamo anche di poterle manifestare attraverso il pianto, ci accorgeremo che sono emozioni che fanno parte della natura umana e che %u00e8 importante esprimerle cos%u00ec come esprimiamo la gioia o la serenit%u00e0.Quindi un consiglio che possiamo darvi %u00e8 quello di accogliere il pianto dei vostri figli, di cercare di capire quello che vogliono dirvi mettendovi in ascolto.I bambini vedono in noi il loro porto sicuro dove trovare amore e ascolto.Accogliete infine anche il vostro di pianto se necessario, non nascondetevi, legittimate le vostre emozioni anche di fronte a loro, magari accompagnandole con una spiegazione semplice ed adatta a loro: %u201csono un po%u2019 triste perch%u00e9%u2026ma vedrai che tra poco mi sentir%u00f2 molto meglio, a volte capita anche alle mamme/pap%u00e0, sai?!%u201d cos%u00ec loro impareranno un domani a fare lo stesso e cresceranno con maggior equilibrio emotivo.%u201cI bambini sentono le nostre emozionipi%u00f9 di quanto ascoltino le nostre parole.%u201dGiovanna e ValentinaASILO POZZI - NIDO DEI TIGLI I bambini, le famiglie ed il personale dei nostri servizi educativi hanno concluso l%u2019anno con festeggiamenti e momenti di gioia condivisa; tra feste, passeggiate e scambi di auguri ci siamo salutati per godere dei nostri affetti e di meritati momenti di riposo durante queste vacanze.E come ogni vacanza, anche questa %u00e8 stata caratterizzata da tempi lenti, svago e ritmi molto diversi dal nostro quotidiano. Cos%u00ec, ritornare alla routine feriale diventa sempre l%u2019ostacolo pi%u00f9 faticoso che grandi e piccini si trovano ad affrontare proprio nei giorni di rientro dalle feste natalizie.Ecco, quindi, alcune informazioni che potrebbero essere utili per la lettura di alcuni atteggiamenti che potrebbero manifestare i nostri bambini.La pi%u00f9 antica ed innata comunicazione %u00e8 proprio il pianto. Direi che questo tipo di linguaggio non verbale %u00e8 il primo utilizzato e si rivela subito efficace nella soddisfazione dei propri bisogni. Se ci pensiamo bene, persino la natura ha creato il pianto dei neonati in modo che sia un suono %u201cfastidioso%u201d cos%u00ec che l%u2019adulto si attivi subito perch%u00e9 sia calmato; ma qual %u00e8 il motivo del pianto? E soprattutto, qual %u00e8 il modo per calmarlo?Il pianto dei nostri figli rappresenta una delle difficolt%u00e0 maggiori, spesso difficile da gestire a livello emotivo. Quando al mattino al momento dell%u2019ingresso al nido o alla scuola dell%u2019infanzia oppure al pomeriggio all%u2019uscita i bambini piangono, pu%u00f2 capitare che il genitore non sappia cosa fare.Partiamo dal presupposto che abbiamo chiarito che il pianto %u00e8 la prima forma di comunicazione dei bambini. Attraverso di esso ci comunicano malessere, rabbia, tristezza e tutto ci%u00f2 che non riescono ad esprimere con le parole. Spesso si parla di bambini che piangono come di bambini che %u201cfanno i capricci%u201d, ma non sono assolutamente questi i capricci!Molte volte quando i nostri figli piangono, piuttosto che ascoltare realmente ci%u00f2 che hanno da dirci, noi sovrapponiamo il nostro %u201cbambino interiore%u201d e il nostro impulso principale %u00e8 quello di calmare il bambino. Calmiamo i nostri figli nello stesso modo in cui noi venivamo calmati da piccoli: %u201cNon Piangere!%u201d. E il desiderio di calmarli a volte %u00e8 pi%u00f9 una nostra necessit%u00e0: %u201cSe tu sei tranquillo, sono tranquillo anch%u2019io genitore%u201d.IL PIANTO