Page 22 - Notiziario Parrocchiale San Bartolomeo e San Rocco Gennaio 2021
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Conoscere la “Parola di Dio”


                                     “CONVERSAZIONI BIBLICHE”
                                         con il cardinale Gianfranco Ravasi                                [3  parte]
                                                                                                           a

                            LA GENESI :

              Abramo credette contro ogni speranza
            A partire dal capitolo  12 della Genesi la Bibbia
            incomincia  a parlare  di  Abramo:  ha un grande
            problema, è in età avanzata sia lui che sua moglie
            Sara e non hanno figli: “Abramo e Sara erano vecchi,
            avanti negli anni; era cessato a Sara ciò che avviene
            regolarmente alle donne” (Genesi, 18,11).

            Avere dei figli era molto importante per gli ebrei,
            significava  perpetuare  il  nome  della  famiglia,
            significava avere uno specchio in cui riflettersi. Scrive
            Ravasi: Nella Bibbia “la donna che non generava un
            figlio era considerata come se fosse un ramo secco,
            perché non poteva dare al marito la continuità del
            nome, non gli assicurava l’immortalità” (Ravasi, Il
            libro della Genesi II,42).  Al capitolo 30 della Genesi,
            Rachele, la moglie preferita di Giacobbe non aveva
            figli. “Vedendo che non le era concesso di procreare
            figli a Giacobbe, divenne gelosa della sorella [Lia,
            la prima moglie di Giacobbe] e disse a Giacobbe:
            Dammi  un  figlio,  se  no  io  muoio”  (Genesi  30,1).
            Si capisce allora come  Abramo si rivolga a Dio
            pregandolo così: “Io me ne vado senza figli e l’erede
            della  mia  casa  è  Elieser  di  Damasco.  Ecco,  a  me
            non hai dato discendenza e un mio domestico sarà  Dopo un  po’  di  tempo  passarono  da  Abramo  tre
            il mio erede” (Genesi 15,2-3). Dio gli fa subito una  uomini; solo in un secondo tempo Abramo si renderà
            promessa: “Non sarà costui il tuo erede, ma uno nato  conto del fatto che il Signore stesso era lì, davanti a
            da te sarà il tuo erede. Guarda il cielo e conta le stelle  lui, quando gli sarà rinnovata la promessa del figlio.
            se riesci a contarle. Tale sarà la tua discendenza”.  Egli li accoglie e offre loro del cibo: latte, panna,
            Abramo “credette al Signore, che glielo accreditò    focacce,  arrosto di  vitello.  Dopo aver  pranzato  i
            come giustizia” (Genesi 15,4-6). “Glielo accreditò   tre uomini chiedono ad Abramo: “Dov’è Sara tua
            come  giustizia”  (traduzione  CEI);  si  può  tradurre   moglie? Rispose: E’ là nella tenda”. Uno aggiunse:
            anche  con:  “Dio  considerò  come  giusto Abramo”   ”Tornerò da te tra un anno a questa data e allora Sara,
            (TOB, Traduzione Ecumenica della Bibbia). Cioè:      tua moglie, avrà un figlio” (Genesi 18,9-10). E così
            Abramo  credette  a  Dio  che  gli  fa  una  promessa   “Sara concepì e partorì ad Abramo un figlio nella
            grandiosa:  la  sua  discendenza  sarà  come  le  stelle   vecchiaia nel tempo che Dio aveva fissato. Abramo
            del cielo; Abramo credette e Dio lo considerò come   chiamò Isacco il figlio che gli era nato, che Sara gli
            giusto. Che cosa significa credere nella Bibbia? Alla   aveva partorito” (Genesi 21,2-3).
            radice della parola ebraica “Heemin”, c’è la roccia,
            che è un elemento duro, stabile; quindi chi crede è  Abramo era felicissimo, si era avverata la promessa
            sicuro, stabile come una roccia. Ravasi commenta  che  Dio gli  aveva  fatto  e alla  quale  egli  aveva
            così: “Abramo si abbandonò a Dio, egli pose la sua  creduto. “Il bambino crebbe e fu svezzato e Abramo
            certezza in quello che sembrerebbe in assoluto un  fece un grande banchetto quando Isacco fu svezzato”
            mistero” (Ravasi, Il libro della Genesi II, 35).     (Genesi 21,8).


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