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                                    21ASILO POZZI - NIDO DEI TIGLI Il cambiamento porta con s%u00e9 un ricco insieme di emozioni, che ognuno di noi manifesta in modi unici e personali. Per noi %u00e8 fondamentale accogliere e rispettare l%u2019unicit%u00e0 di ogni singolo individuo che varca la soglia dei nostri servizi educativi. Viviamo in una societ%u00e0 che spesso ci chiede di essere dei %u201csuper%u201d, che siate genitori, lavoratori o figli: ci si aspetta sempre di essere al massimo, di dare il meglio di s%u00e9. Ma ci sono momenti in cui le emozioni prendono il sopravvento, e allora %u00e8 importante concederci il diritto di essere fragili, cos%u00ec come ai bambini e alle bambine. Solo cos%u00ec possiamo accogliere le nostre emozioni, prendercene cura e, infine, andare oltre.Raggiungere un equilibrio, sia fisico che emotivo, %u00e8 un compito delicato ma fondamentale. Pensate a un funambolo: una semplice folata di vento o un movimento troppo rapido possono mettere alla prova la sua stabilit%u00e0. L%u2019equilibrio, infatti, si raggiunge con tempo, pazienza e allenamento. E, cos%u00ec come abbiamo un corpo, abbiamo anche una mente e un mondo di emozioni che richiedono attenzione e cura. Per i bambini e le bambine, in questo primo tempo di crescita, ogni variabile, ogni cambiamento, ogni dettaglio pu%u00f2 mettere alla prova il loro equilibrio.In questo contesto, il ruolo dell%u2019adulto %u00e8 di fondamentale importanza. La presenza attiva e consapevole permette di favorire la co-regolazione emotiva: anche se i bambini, sin dalla nascita, possiedono strumenti istintivi per autoregolarsi (come il sonno, il pianto, il richiamo dell%u2019adulto o il dito in bocca), non sono ancora in grado di gestire da soli emozioni di grande intensit%u00e0 o prolungate nel tempo. Quando si trovano in queste situazioni, il loro equilibrio dipende molto dalla risposta che trovano nell%u2019ambiente e nelle persone che li circondano.Per fare un esempio: insegnare ai bambini a regolare le emozioni %u00e8 come insegnare loro ad andare in bicicletta. All%u2019inizio, si concentrano sul sedersi, pedalare e mantenere il manubrio saldo. Siamo noi a mantenere l%u2019equilibrio della bicicletta e a spingerla. Quando il bambino acquisisce dimestichezza e coordinazione, sar%u00e0 in grado di gestire il proprio corpo e controllare l%u2019equilibrio, e allora potremo lasciarlo andare da solo. Il nostro compito, in questa fase, %u00e8 di tenere la bicicletta per evitare che si facciano male, di non far perdere loro la motivazione e di aiutarli a tollerare eventuali frustrazioni, come cadute o deviazioni. %u00c8 importante anche saper staccarsi nel momento giusto, cos%u00ec che il bambino possa mettere in pratica le competenze acquisite con l%u2019esperienza.Infine, i bambini e le bambine hanno un bisogno fondamentale: parlare di emozioni, nominarle, legittimarle e viverle in tutte le loro sfumature.L%u2019importante %u00e8 imparare a CON-VIVERLE con chi %u00e8 gi%u00e0 in grado di attraversarle e gestirle.NicoleIl valore delle emozioni e l%u2019equilibrio nei percorsi di crescita%u201cL%u2019intelligenza emotiva %u00e8 la capacit%u00e0 di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni, cos%u00ec come quelle degli altri.%u201d 
                                
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