Page 16 - Notiziario Parrocchiale San Bartolomeo e San Rocco Agosto-Settembre 2021
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Professione voti perpetui di Madre Michela Rota



             Sabato 11 settembre alla S. Messa delle 16.30 Madre Michela Rota ha pronunciato il suo
                    "Sì per sempre nella famiglia religiosa delle Figlie della carità, le Madri Canossiane".
             Ecco la sua lettera, arricchita di foto, che ci ha inviato il mese scorso per questa occasione.

            Ciao a tutti, carissimi amici almennesi... vi ricordate di me?
            È passato qualche anno dall’ul-
            tima volta in cui mi sono fatta
            presente a voi.
            Vi  scrivo  per  dirvi  che  il  mio
            percorso è continuato e sta rag-
            giungendo  una  tappa  impor-
            tante:  il  mio  sì  per  sempre  al
            Signore.

            Consapevole  di  aver  ricevuto
            un gran dono dal Signore chia-
            mandomi a stare con Lui in una
            relazione più intima e profonda,
            ho chiesto di poter essere accol-
            ta  PER  SEMPRE  tra  le  Figlie
            della Carità, Serve dei poveri.
            In questi anni di formazione ho
            maturato  la  convinzione  che
            donare la mia vita per testimo-
            niare il suo Amore tra la gente è
            la strada su cui voglio continuare a camminare. Dalla gioia che scaturisce dal cuore mi sento confermata
            a vivere mettendomi a servizio soprattutto dei più poveri.
                                                               Il mio sogno è quello di continuare a fare del mio quo-
                                                               tidiano una “casa” in cui ogni persona possa sentirsi
                                                               accolta nella sua unicità, ascoltata nella sua sofferen-
                                                               za e amata anche nelle sue fragilità. Una CASA dove
                                                               condividere la gioia e l’emozione che ogni incontro
                                                               con l’altro ci dona.

                                                               Durante questi anni ho vissuto tre esperienze signifi-
                                                               cative: la scuola, l’ospedale e Casa di Deborah. Da
                                                               esse ho imparato che “prendersi cura” di qualcuno
                                                               non equivale solo a fare qualcosa, ma a costruire con
                                                               le persone una relazione di fiducia. Ho capito anche
                                                               che, oltre ad un’inclinazione personale, è necessario
                                                               avere una certa preparazione per svolgere al meglio
                                                               una missione tanto delicata. Per questo mi sono iscrit-
                                                               ta al corso di counseling pastorale per qualificare me-
                                                               glio il mio servizio, affinché esso non sia solo efficien-
                                                               te ma efficace.

                                                               Stare accanto a ragazzi e adulti in cerca di “un pezzo
                                                               di pane e di un po’ d’affetto” per sentirsi amati, mi ha
                                                               confermato di essere attratta dai luoghi in cui la vita
                                                               piange in silenzio e cerca senso.



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