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86. Genitori nonostante tuttoVa infine considerato un altro fenomeno sempre pi%u00f9 frequente, quello del desiderio di diventare genitori a qualsiasi costo, che interessa coppie o single, cui le tecniche di riproduzione assistita offrono la possibilit%u00e0 di superare qualsiasi limitazione biologica, per ottenere comunque un figlio, al di l%u00e0 di ogni valutazione morale.Osserviamo innanzitutto che il desiderio di trasmettere la vita rimane misteriosamente presente nel cuore degli uomini e delle donne di oggi. Le persone che avvertono la mancanza di figli vanno accompagnate a una generativit%u00e0 e a una genitorialit%u00e0 non limitate alla procreazione, ma capaci di esprimersi nel prendersi cura degli altri e nell%u2019accogliere soprattutto i piccoli che vengono rifiutati, sono orfani o migranti %u201cnon accompagnati%u201d.Questo ambito richiede una pi%u00f9 puntuale regolamentazione giuridica, sia per semplificare le procedure di affido e adozione che per impedire forme di mercificazione della vita e di sfruttamento delle donne come %u201ccontenitori%u201d di figli altrui.7. L%u2019impegno di tutti per la vitaL%u2019impegno per la vita interpella innanzitutto la comunit%u00e0 cristiana, chiamata a fare di pi%u00f9 per la diffusione di una cultura della vita e per sostenere le donne alle prese con gravidanze difficili da portare avanti. La Chiesa deve anche promuovere %u201cun%u2019alleanza sociale per la speranza, che [%u2026] lavori per un avvenire segnato dal sorriso di tanti bambini e bambine che vengano a riempire le ormai troppe culle vuote in molte parti del mondo%u201d (SnC 5). Un%u2019alleanza sociale che promuova la cultura della vita, mediante la proposta del valore della maternit%u00e0 e della paternit%u00e0, della dignit%u00e0 inalienabile di ogni essere umano e della responsabilit%u00e0 di contribuire al futuro del Paese mediante la generazione e l%u2019educazione di figli; che favorisca l%u2019impegno legislativo degli stati per rimuovere le cause della denatalit%u00e0 con politiche familiari efficaci e stabili nel tempo; che impegni ogni persona di buona volont%u00e0 ad agire per favorire le nuove nascite e custodirle come bene prezioso per tutti, non solo per i loro genitori. Tale alleanza pu%u00f2 e deve essere inclusiva e non ideologica, mettendo insieme tutte le persone e le realt%u00e0 sinceramente interessate al futuro del Paese e al bene dei giovani: se la questione della natalit%u00e0 dovesse diventare la bandiera di qualcuno contro qualcun altro, la sua portata ne risulterebbe svilita e le scelte relative sarebbero inevitabilmente instabili, soggette a cambi di maggioranza o agli umori dell%u2019opinione pubblica.8. L%u2019aiuto di Dio, %u201camante della vita%u201dLa Scrittura ci presenta un Dio che ama la vita: la desidera e la diffonde con gioia in molteplici e sorprendenti forme nell%u2019universo da lui creato e sostenuto nell%u2019esistenza; ama in come frutto della fecondit%u00e0 del loro amore, d%u00e0 futuro a ogni societ%u00e0 ed %u00e8 questione di speranza: dipende dalla speranza e genera speranza%u201d (SnC 9). 4. Pochi figli, troppi %u201cpets%u201dNel nostro Paese, come in molti altri dell%u2019occidente e del mondo, si registra da anni un costante calo delle nascite, che preoccupa per le ricadute sociali ed economiche a lungo termine; alcune indagini registrano anche un vistoso calo del desiderio di paternit%u00e0 e maternit%u00e0 nelle giovani generazioni, propense a immaginare il proprio futuro di coppia a prescindere dalla procreazione di figli. Altri studi rilevano un preoccupante processo di %u201csostituzione%u201d: l%u2019aumento esponenziale degli animali domestici, che richiedono impegno e risorse economiche, e a volte vengono vissuti come un surrogato affettivo che appare assai riduttivo rispetto al valore incomparabile della relazione con i bambini.Tutto ci%u00f2 %u00e8 in primo luogo il risultato di una profonda mancanza di fiducia, che invece costituisce l%u2019ingrediente fondamentale per lo sviluppo della persona e della comunit%u00e0; esso viene pregiudicato dall%u2019angoscia per il futuro e dalla diffidenza verso le persone e le istituzioni. La %u201cperdita del desiderio di trasmettere la vita%u201d ha anche altre cause: %u201critmi di vita frenetici, timori riguardo al futuro, mancanza di garanzie lavorative e tutele sociali adeguate, modelli sociali in cui a dettare l%u2019agenda %u00e8 la ricerca del profitto anzich%u00e9 la cura delle relazioni%u201d (ibid.).5. La rinuncia ad accogliere la vitaDobbiamo poi constatare come alcune interpretazioni della legge 194/78, che si poneva l%u2019obiettivo di eliminare la pratica clandestina dell%u2019aborto, nel tempo abbiano generato nella coscienza di molti la scarsa o nulla percezione della sua gravit%u00e0, tanto da farlo passare per un %u201cdiritto%u201d, mentre %u201cla difesa della vita nascente %u00e8 intimamente legata alla difesa di qualsiasi diritto umano. Suppone la convinzione che un essere umano %u00e8 sempre sacro e inviolabile, in qualunque situazione e in ogni fase del suo sviluppo%u201d (Dignitas infinita 47).Per di pi%u00f9, restano largamente inapplicate quelle disposizioni (cf. art. 2 e 5) tese a favorire una scelta consapevole da parte della gestante e a offrire alternative all%u2019aborto. Occorre pertanto ringraziare e incoraggiare quanti si adoperano %u201cper rimuovere le cause che porterebbero all%u2019interruzione volontaria di gravidanza [%u2026] offrendo gli aiuti necessari sia durante la gravidanza che dopo il parto%u201d (L. 194/78, art. 5), come i Centri di Aiuto alla Vita, che in 50 anni di attivit%u00e0 in Italia hanno aiutato a far nascere oltre 280.000 bambini.APPROFONDIMENTO