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                                    22gli idoli non esistono, quindi i %u201cforti%u201d possono mangiare tranquillamente queste carni. Ma se questa libert%u00e0 scandalizza i %u201cdeboli%u201d, i %u201cforti%u201d devono rinunciare alla loro libert%u00e0: %u201cBadate che questa vostra libert%u00e0 non divenga occasione di caduta per i deboli. Se uno infatti vede te che hai la conoscenza, stare a tavolain un tempio di idoli, la coscienza di quest%u2019uomo debole non sar%u00e0 forse spinta a mangiare le carni sacrificate agli idoli? Ed ecco, per tua conoscenza, va in rovina il debole, un fratello per il quale Cristo %u00e8 morto%u201d (1Corinzi 8,9-11).Sorge qui allora la domanda: cosa %u00e8 per Paolo la libert%u00e0 cristiana? Essa non %u00e8 una realizzazione di s%u00e9, ma un concetto relazionale: trova la sua realizzazione nel rapporto con il fratello cristiano e con la comunit%u00e0, la libert%u00e0 dei forti non deve scandalizzare i deboli. Paolo interpreta la libert%u00e0 cristiana in senso cristologico: peccando contro i fratelli e ferendo la loro coscienza debole, noi pecchiamo contro Cristo. %u201cPer questo se un cibo scandalizza il mio fratello, non manger%u00f2 mai pi%u00f9 carne, per non dare scandalo al mio fratello%u201d(1Corinzi 8.13).Molto importante %u00e8 il ricordo della cena del Signore nel capitolo 11 della lettera. Paolo riporta la pi%u00f9 antica tradizione sull%u2019ultima cena di Ges%u00f9: %u201cIo, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Ges%u00f9, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezz%u00f2 e disse: %u201cQuesto %u00e8 il mio corpo, che %u00e8 per voi; fate questo in memoria di me%u201d. Allo stesso modo, dopo avere cenato, prese anche il calice, dicendo: %u201cQuesto calice %u00e8 la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me. Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finch%u00e9 egli venga%u201d (1Corinzi 11,23-26).Ermanno ArrigoniBIBBIA L%u2019APOSTOLO PAOLO E LE SUE LETTERE:La prima lettera di Paolo ai Corinzi12a parte %u2013 continua%u2026All%u2019inizio della lettera Paolo affronta subito un problema importante della fede cristiana: l%u2019incompatibilit%u00e0 della sapienza umana con il Vangelo. A Corinto aveva predicato Apollo, %u201cnativo di Alessandria, uomo colto, esperto delle Scritture%u201d (Atti degli apostoli, 18,24). La sua brillante predicazione era simile all%u2019eloquenza dei maestri pagani, da qui la divisione tra i Corinzi: %u201cIo sono di Paolo, io invece sono di Apollo, io invece di Cefa [Pietro], io di Cristo%u201d(1 Corinzi 1,12). Ognuno voleva mettersi sotto il patrocinio di un caposcuola. La reazione di Paolo fu immediata:%u201dEgli si oppone energicamente a questo stato di cose perch%u00e9 vi scorge il pericolo che la fede cristiana venga ridotta ad una sapienza filosofica umana%u201d (Bibbia TOB). Per questo egli oppone subito la follia della croce alla sapienza umana: %u201cCristo non mi ha mandato a battezzare, ma ad annunciare il Vangelo, non con sapienza di parola, perch%u00e9 non venga meno la croce di Cristo. La parola della croce infatti %u00e8 stoltezza per quelli che si perdono, ma per quelli che si salvano, ossia per noi, %u00e8 potenza di Dio%u201d (1 Corinzi 1,17-18). Anche i problemi relativi all%u2019etica sessuale erano quelli che nascevano dall%u2019incontro tra la nuova fede e la cultura del mondo di Corinto caratterizzato da grande lassismo (1Corinzi 5,1-13; 6,12-19). Sull%u2019Acrocorinto, una collinetta sopra Corinto, ci sono ancora le colonne doriche, colonne famose che riguardano il tempio di Afrofite, che si diceva avesse ben mille prostitute sacre (G, Ravasi, Le lettere ai Corinzi, Mondadori, Milano 2020, 17). Con queste prostitute gli uomini potevano unirsi per favorire la fecondit%u00e0 delle campagne, ma anche delle famiglie. Corinto aveva dunque la fama di essere in quel tempo la citt%u00e0 del vizio. Eppure Paolo riesce a formare in questa citt%u00e0 una comunit%u00e0 cristiana. Ci%u00f2 che accadeva sull%u2019Acrocorinto si pu%u00f2 ben pensare come retroscena delle raccomandazioni che Paolo fa in 1Corinzi 6,15-19: %u201cNon sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prender%u00f2 dunque le membra di Cristoe ne far%u00f2 membra di una prostituta? Non sia mai! Non sapete che chi si unisce alla prostituta forma con essaun corpo solo? I due, %u00e8 detto, diventeranno una carne sola. Ma chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito. State lontani dall%u2019impurit%u00e0%u2026 Non sapete che il vostro corpo%u00e8 tempio dello Spirito Santo che %u00e8 in voi?%u201d. Nella lettera Paolo affronta anche la questione delle carni sacrificate agli idoli: possono mangiarle i cristiani (1Corinzi 8)? Nella comunit%u00e0 c%u2019era un conflitto tra %u201cforti%u201d e %u201cdeboli%u201d: 
                                
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