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                                    6APPROFONDIMENTO Luned%u00ec 14 luglio la nostra Parrocchia ha accolto Don Ezio Bolis, che abbiamo ascoltato durante la serata giubilare %u201cAve maris stella. Sperare alla scuola di Maria%u201d. %u00c8 stato un ascolto denso di significati esposti nei pochi minuti che compongono un%u2019ora, scandito dai molti concetti ben scelti da Don Bolis per toccare cuori a partire dal tema del Giubileo 2025 %u201cPellegrini di Speranza%u201d e quindi dalla rilettura Bolla di indizione dello stesso Giubileo %u201cSpes non confundit: la speranza non tradisce%u201d. Chi ha letto la Bolla di Francesco sa che non %u00e8 una lettura astratta e noiosa, ma piuttosto un viaggio nella realt%u00e0 attuale, che inizia con un augurio bellissimo:A QUANTI LEGGERANNO QUESTA LETTERA, LA SPERANZA RICOLMI IL CUORE. La serata si apre con il richiamo alla figura di Maria Vergine: %u201cSe vogliamo imparare, conoscere e vivere la speranza%u201d, esordisce Don Bolis richiamando le stesse parole della Bolla di indizione al Giubileo, %u201cdobbiamo guardare ai santi, ai martiri, e soprattutto alla Vergine Maria%u201d. Ai piedi della statua della %u201cnostra%u201d Madonna del Carmine, Don Bolis ci ha richiamati fin da subito a pensare alla sua figura. %u201cLa speranza trova nella Madre di Dio la pi%u00f9 alta testimone. In lei vediamo come la speranza non sia fatuo ottimismo, ma dono di grazia nel realismo della vita. Non %u00e8 un caso che la piet%u00e0 popolare continui ad invocare la Vergine Santa come Stella Maris, Ave Maris Stella: titolo espressivo della speranza certa che, nelle burrascose vicende della vita, la madre di Dio ci sorregge, ci invita ad avere fiducia e a continuare a sperare.%u201d Pi%u00f9 di tutte colpisce la parola %u201crealismo%u201d che in quest%u2019ora viene ripetuta pi%u00f9 e pi%u00f9 volte, seppur richiamata in vesti differenti. %u00c8 come se da pi%u00f9 parti ci dicessero: la speranza nasce non fuggendo la realt%u00e0, ma abitandola con consapevolezza, umilt%u00e0 e presenza.Il relatore ci scuote dai pensieri approfondendo il contenuto dell%u2019antico inno (preghiera, poesia) con la quale chiuderemo la serata: Ave Maris Stella. Don Bolis non analizza l%u2019intero testo, ma si sofferma sull%u2019immagine %u2018Stella del mare%u2019. %u201cCome mai stella del mare? Qui ci sono diverse ipotesi (%u2026) Qualcuno dice che si rif%u00e0 a quel testo dell%u2019Antico Testamento dove Elia vede all%u2019orizzonte dopo tanto tempo di siccit%u00e0 una nuvoletta che si avvicina e sar%u00e0 la nuvola che porter%u00e0 quella pioggia. E quella nuvola %u00e8 sempre stata interpretata come il segno di Maria che ha portato la pioggia della salvezza, cio%u00e8 il suo figlio Ges%u00f9. Quindi l%u00ec c%u2019%u00e8 riferimento al mare. Ma la stella? La stella, le stelle - continua Don Bolis - ed in particolare la Stella Polare, %u00e8 sin dai tempi antichi, il faro che guidava i naviganti. Quando non c%u2019erano bussole ed altri sistemi di orientamento, di notte non si sarebbe saputo dove andare. Ma se si vedeva la Stella Polare, il cuore si rianimava di speranza, perch%u00e9 essa dava indicazioni precise riguardo alla direzione. Ecco come si %u00e8 iniziato ad associare la Stella Polare con Maria, seguendo la quale tu arrivi nel cuore. Arrivi a Ges%u00f9%u201d.Secondo Don Bolis da Maria possiamo cogliere almeno tre sfaccettature legate alla speranza: %u201cSperare vuol dire anzitutto attendere, sapere aspettare. Colui che spera %u00e8 colui che sa aspettare ed %u00e8 uno dei motivi per cui oggi la speranza %u00e8 difficile, perch%u00e9 non sappiamo pi%u00f9 aspettare. Vorremmo tutto e subito%u201d. Maria ha aspettato, ha aspettato la venuta del Messia, ha aspettato la salvezza di Israele, ha aspettato anche nei momenti pi%u00f9 quotidiani dell%u2019ascolto. Il secondo aspetto della speranza che Maria ci insegna %u00e8 %u201cla capacit%u00e0 di sopportare, perch%u00e9 la speranza, come dice San Paolo, esige pazienza, che non %u00e8 mera attesa, ma capacit%u00e0 di portare il peso%u201d. Gli esempi non mancanonei Vangeli. Il terzo aspetto della speranza mariana %u00e8 l%u2019apertura al futuro, di una donna che si apre all%u2019avventura con fiducia del futuro e non si lascia %u201ccadere le braccia%u201d. Al culmine della serata Don Bolis si chiede perch%u00e9 Papa Francesco abbia scelto proprio la Speranza come tema del Giubileo. Qui riprende il richiamo alla realt%u00e0, in questo caso realt%u00e0 sociale, di cui sopra: in primo luogo cita Papa Francesco stesso, il quale richiama il tema della denatalit%u00e0 come %u201cperdita del desiderio di trasmettere la vita%u201d. Dalla Bolla: %u201c%u00c8 URGENTE CHE, OLTRE ALL%u2019IMPEGNO LEGISLATIVO DEGLI STATI, NON VENGA A MANCARE IL SOSTEGNO CONVINTO DELLE COMUNIT%u00c0 CREDENTI E DELL%u2019INTERA COMUNIT%u00c0 CIVILE IN TUTTE LE SUE COMPONENTI, PERCH%u00c9 IL DESIDERIO DEI GIOVANI DI GENERARE NUOVI FIGLI E FIGLIE, COME FRUTTO DELLA FECONDIT%u00c0 DEL LORO AMORE, D%u00c0 FUTURO AD OGNI SOCIET%u00c0 ED %u00c8 QUESTIONE DI SPERANZA: DIPENDE DALLA SPERANZA E GENERA SPERANZA%u201d. SERATA GIUBILARE %u201cAve Maris Stella. Sperare alla Scuola di Maria%u201d
                                
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