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                                    7APPROFONDIMENTO In secondo luogo Don Bolis riporta una riflessione dell%u2019arcivescovo di Bruxelles che, negli anni 90, scrisse una lettera pastorale sulla speranza, notando come la malattia pi%u00f9 diffusa in Belgio in quegli anni fosse la depressione, intesa non clinicamente, ma come esaurimento della speranza. La diffusione anche attuale dei due fenomeni impressiona il nostro relatore: ha ragione il Papa nel dire che questa %u00e8 l%u2019urgenza del nostro tempo: ritrovare le ragioni della speranza non nell%u2019astratto, ma nella realt%u00e0 e nel reale.Delle %u201ctre sorelle%u201d, la speranza %u00e8 infatti la virt%u00f9 bambina, cammina in mezzo alle due sorelle pi%u00f9 grandi che la tengono per mano, ma %u00e8 la speranza che trascina avanti fede e carit%u00e0, %u00e8 la speranza a tenerle vive. La speranza, prima ancora di essere una virt%u00f9 umana %u00e8 una %u201ccaratteristica di Dio%u201d: a questo punto Don Bolis richiama Don Tonino Bello, il quale ha dichiarato che il primo a vivere la speranza %u00e8 Dio. %u00c8 Dio che spera nei confronti dell%u2019umanit%u00e0, e nei confronti di ciascuno di noi il Signore ha una speranza: che ciascuno sia felice e si realizzi secondo l%u2019immagine del suo figlio Ges%u00f9.Molto generoso %u00e8 anche il ricordo di come Don Tonino Bello abbia richiamato il testo %u201cGaudium et Spes%u201d - Gioia e speranza - del Concilio Vaticano II negli anni %u201860. Perch%u00e9 il Concilio ha voluto parlare di speranza? Semplice. Per aprire porte e finestre e far entrare aria nuova, per valorizzare gioie e speranze umane e, come ha detto poi uno dei suoi stessi autori (il futuro Papa Giovanni Paolo II), richiamando il Sinodo dell%u201985, %u201cper affrontare i problemi, con il realismo della speranza, realismo che non sta nel deprimere, n%u00e9 fa spazio al cinismo paralizzante%u201d. %u201cLa speranza cristiana non %u00e8 semplicemente che andr%u00e0 tutto bene%u201d, incalza Don Bolis. Non %u00e8 un vago ottimismo. Su che cosa si fonda la speranza cristiana? Per capirlo appieno bisognerebbe rileggere l%u2019enciclica di Papa Benedetto XVI. Papa Benedetto diceva che ci sono anche le speranze umane, legittime e buone, ma c%u2019%u00e8 bisogno di una speranza infinita, capace di superare la morte nel Cristo risorto. Nella visione pagana i morti sono riposti in luoghi come il cimitero; %u201cnella visione cristiana, i morti li trovi dove c%u2019%u00e8 Ges%u00f9 risorto. Quindi, parlare della speranza, esercitarsi nella speranza, significa esercitarsi nella fine della vita in terra. Bisogna dire, ci ritorniamo tutti. %u00c8 difficile perch%u00e9 la speranza %u00e8 difficile%u201d. Don Bolis riporta poi infine l%u2019esperienza di altri santi e figure evangeliche, tentate contro la speranza, ancor pi%u00f9 che sulla fiducia e sulla fede. Santa Teresina del Ges%u00f9 bambino, Giuda, Pietro e molti altri. Ricorda San Paolo, Santo definito realista nella Bolla: %u201cSA CHE LA VITA %u00c8 FATTA DI GIOIE E DI DOLORI, CHE L%u2019AMORE VIENE MESSO ALLA PROVA QUANDO AUMENTANO LE DIFFICOLT%u00c0%u2026 MA IN TALI SITUAZIONI, ATTRAVERSO IL BUIO SI SCORGE UNA LUCE%u2026%u201d E conclude, prima di dedicare a tutti la Preghiera di san Bernardo di Chiaravalle a Maria, come %u00e8 dovuto in una serata tutta dedicata al realismo, con suggerimenti pratici e concreti per alimentare il sentimento della speranza: pregare e fare, operare, compiere opere caritatevoli. Perch%u00e9 la speranza cresce quando si d%u00e0 speranza agli altri. Ester per il Gruppo Cultura parrocchiale
                                
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