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                                    10ORATORIODal 5 al 15 giugno il nostro oratorio %u00e8 stato casa, piazza, cucina, palco, campo da gioco, luogo di festa e di incontro. Per dieci giorni la vita della comunit%u00e0 si %u00e8 raccolta attorno alla Festa dell%u2019Oratorio, trasformando uno spazio abituale in un%u2019esperienza straordinaria di fraternit%u00e0, servizio e gioia condivisa. Abbiamo acceso le luci sul palco, preparato cibo con cura, servito con il sorriso, pulito fino a tarda notte, accolto famiglie e ragazzi, organizzato tombolate e serate musicali... Ma soprattutto abbiamo vissuto insieme.Se dovessi scegliere una parola sola per raccontare questa festa, non avrei dubbi: insieme. Perch%u00e9 quello che si %u00e8 respirato giorno dopo giorno %u00e8 stato proprio il profumo buono della comunit%u00e0: un popolo fatto di persone diverse, con storie, et%u00e0 e vissuti differenti, ma capaci di mettersi a servizio l%u2019uno dell%u2019altro, gratuitamente, con semplicit%u00e0, con dedizione. C%u2019erano ragazzi delle superiori che pulivano i tavoli con entusiasmo, mamme e pap%u00e0 che servivano alle griglie o sfornavano patatine, nonni che tagliavano pane e salame e volontari che sistemavano i sacchi della spazzatura fino a tarda notte, senza mai lamentarsi. Ognuno ha fatto la sua parte: nessuno %u00e8 stato invisibile.E proprio qui sta la bellezza della festa: non %u00e8 stato un %u201cC%u2019%u00c8 PI%u00d9 GIOIA NEL DARE CHE NEL RICEVERE%u201dIl cuore della nostra festa dell%u2019oratorioevento organizzato per qualcuno, ma vissuto da tutti. Nessuno spettatore, solo protagonisti. Anche chi %u00e8 semplicemente passato per una cena o ha assistito a un gioco dei bambini %u00e8 diventato parte di qualcosa di pi%u00f9 grande. %u00c8 questo che rende la nostra comunit%u00e0 viva: il desiderio di esserci, di non stare alla finestra, di credere che il poco di ciascuno, insieme al poco degli altri, diventa molto.Una serata speciale: Pier Giorgio Frassati, un giovane %u201cper le vette%u201dTra i momenti pi%u00f9 intensi della nostra festa, voglio ricordare con gratitudine anche la serata di luned%u00ec, che ha avuto un tono diverso ma profondamente significativo. Abbiamo accolto in oratorio don Luca Testa, padre spirituale di teologia del nostro seminario, che ci ha aiutati a scoprire %u2013 o riscoprire %u2013 la figura luminosa del beato Pier Giorgio Frassati.Con parole semplici e toccanti, don Luca ci ha raccontato la vita di questo giovane torinese, pieno di fede, passione per la montagna e amore per i poveri. Un ragazzo normale, con amici, studi, sogni, ma anche capace di vivere il Vangelo con radicalit%u00e0 e gioia, proprio nel quotidiano. %u00c8 stato commovente vedere come il volto del Vangelo 
                                
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