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                                    6SAN ROCCO IN ALBENZAIl 5 maggio 2009, in un%u2019intervista pubblicata sul libro: The tower of silence (a cura di M. Gelfi, G. Marcandelli, A. Scanzi, F. Sonzogni, Sestante Edizioni, Bergamo 2010, pagg.154-156), Daniel Hyams lasciava detto: %u201cFui catturato a Tobruk il 27 giugno 1942, trasferito a Bardia e poi consegnato agli Italiani a Derna, dove trovai i miei commilitoni in un campo di concentramento abbandonato, malnutriti e senza bagni e acqua%u201d. Tobruk, citt%u00e0 della Libia orientale, fu conquistata dagli Italiani e dai Tedeschi il 21 giugno 1942. Daniel era con gli Inglesi e fu fatto prigioniero dagli Italiani. Tobruk fu poi conquistata definitivamente dagli Inglesi l%u201911 novembre 1942. Daniel era un Sudafricano e combatteva dalla parte degli Inglesi.Daniel continua nell%u2019intervista: %u201cFummo in seguito portati con autocarri per il bestiame al porto di Bengasi e da l%u00ec in Italia, dove fui in un primo tempo imprigionato in un campo a Brindisi. Dalla citt%u00e0 pugliese in seguito venni trasferito, sempre con automezzi per il bestiame, in un altro campo a Lucca. Era brutto stare a Lucca, c%u2019erano solo tende e il terreno, quando pioveva, si allagava: sembrava di vivere in una palude. Poi fui trasferito a sud di Roma, Altamura, e dalla fine del 1942, nella pianura Padana. L%u00ec mi dissero che cercavano volontari per lavorare i campi e allora mi dichiarai disponibile; mi mandarono nel campo della Grumellina%u201d, come %u00e8 noto un campo di prigionieri in provincia di Bergamo. %u201cL%u20198 settembre [1943] ci siamo trovati da soli al campo; le guardie erano andate via tutte, noi eravamo in sei. Senza fretta e con molta calma siamo usciti da un cancello verso nord e abbiamo raggiunto la ferrovia [la Bergamo-Lecco]. Siamo andati in direzione della Svizzera. Seguendo la ferrovia, siamo arrivati a Ponte S. Pietro e l%u00ec ci not%u00f2 la signora Scarpellini che ci ospit%u00f2 e ci nascose per qualche giorno, fin quando una guardia fascista not%u00f2 una fila di calzini da uomo stesi e cominci%u00f2 a sospettare; nella famiglia Scarpellini non c%u2019erano maschi al momento. La guardia minacci%u00f2 di bruciare la casa; l%u2019indomani ci portarono in un capanno di campagna. Ci portavano da mangiare una volta al giorno, ma ci bastava; ricordo i pomodori come erano buoni! Poi un giorno ci portarono dei vestiti civili e ci accompagnarono al Resegone; da l%u00ec avremmo dovuto raggiungere la Svizzera. Al Resegone incontrammo i partigiani che ci consegnarono un fucile con quattro o cinque cartucce. Faceva molto freddo, non ero sufficientemente vestito, avevo una camicia di cotone o seta. Pensai anche che, se incrociavamo qualche pattuglia Personaggi di Albenza: Daniel Hyams, marito di Domitilla Rota 63a parte - continuaDaniel (il primo a destra) assieme ad altri soldati sudafricani, prima di partire in guerra2009 ex campo di prigionia della Grumellina, dove Daniel fu recluso fino all%u20198 settembre 1943 C%u00e0 di precc, Albenza, primo dopoguerra.
                                
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