Page 30 - Bollettino Dicembre 2019
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IL 1968 AD ALMENNO SAN BARTOLOMEO IL 1968 AD ALMENNO SAN BARTOLOMEO
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Il Gruppo del “Pungolo”
Sul numero n. 8, 20 marzo 1971, c’è un’inchiesta tra i ragazzi della Scuola media di Almenno S. Bartolomeo, firmata
da Andreina, Giuseppe e Antonietta; nell’inchiesta risultava che in quei tempi il 35% dei ragazzi almennesi evadeva
l’obbligo scolastico. Sul n. 6, 18 ottobre 1970, un’inchiesta precedente presentava la situazione scolastica a S.
Bartolomeo dopo 6 anni della legge sull’obbligo scolastico dell’istruzione fino ai 14 anni. Il tasso di evasione era più
alto rispetto al 1971:
Ragazzi iscritti alla Scuola media nel 1964, 59%; evasori 41%;
1965, iscritti 49%; evasori 51%;
1966, iscritti 61%; evasori 39%;
1967, iscritti 77%; evasori 23%;
1968, iscritti 85%; evasori 15%;
1969, iscritti 64%; evasori 36%.
Il discorso sulla scuola continua anche sul n. 14, 25 maggio 1972, con un articolo dal titolo: ”Gli ultimi due anni
di storia della scuola media almennese”, firmato da Vincenzo, Renato e Antonietta. Non c’era molto accordo tra i
genitori degli alunni della Scuola media e la preside del tempo. Nell’assemblea di domenica 19 marzo 1972, alle
ore 9, i genitori giungono a conclusioni radicali: per la prima volta ad Almenno S. Bartolomeo essi proclamano
l’astensione dei ragazzi dalla scuola per il 27 marzo. Il presidente del Comitato scuola-famiglia, Cesare della Mussia,
è d’accordo con lo sciopero che ha pieno successo. Gli autori dell’articolo commentano: “I fatti accaduti nell’ambito
V della scuola media locale, a nostro giudizio, rivestono una particolare importanza in quanto è la prima volta che ad
Almenno S. Bartolomeo i genitori tutti uniti e d’accordo si fanno promotori di un’azione comune per salvaguardare
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la democrazia di una istituzione popolare a favore dell’educazione e della formazione dei figli che la frequentano”.
Sullo stesso numero c’è anche un resoconto di un’altra assemblea tenuta presso le scuole elementari che rivela
i problemi dell’istituzione scolastica del tempo: sistemazione dell’edificio scolastico, in special modo dei servizi
igienici, ginnastica collettiva, medicina scolastica, servizio trasporto alunni. Sono presenti circa una cinquantina di
persone: gli insegnanti, il sindaco dott. Medolago, l’assessore alla pubblica istruzione dott. Tironi e il medico dott.
Di Nardo.
Non c’era ancora in paese la Biblioteca; Andreina e Donatella sul n. 15 del Pungolo, 25 luglio 1972, ne sollecitano
l’istituzione presso il Comune: “Si spera che in uno dei prossimi Consigli comunali venga deliberata l’istituzione della
Biblioteca, l’approvazione del regolamento e l’assunzione degli oneri relativi. Il problema di fondo della Comunità
almennese è quello di elevare il basso tenore culturale... Una Comunità in cui manca una coscienza sociale, non
è una Comunità, è soltanto un aggregato, un insieme di individui destinati ad essere manipolati”. Come si vede
le ragazze del Pungolo non scherzavano con le loro analisi, del resto pienamente condivisibili. E il 14 dicembre
1972 il Consiglio comunale deliberava e istituiva la Biblioteca comunale. Altro articolo interessante sulla scuola è
quello del n. 24, 25 febbraio 1974 in cui i redattori si interrogano “sul fare scuola oggi in un paese, riflessione sul
significato che l’educazione e la Scuola assumono oggi nella nostra Comunità”.
Sul n. 17, 25 febbraio 1972, un gruppo di redattori: Emanuela, Wanda, Carmen, Bepi, Vincenzo, Claudio, affrontano
un problema anche oggi attualissimo: “L’informazione in Italia”. Come è noto se ai cittadini non giungono delle
informazioni esatte, ma manipolate, sulla vita economica, sociale e politica del paese da parte dei media, come
possono fare delle scelte valide quando si tratta di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento?
Nel 1975 quelli del Pungolo vincono le elezioni comunali e dall’Oratorio passano a fare politica in prima persona.
La prima intervista al nuovo assessore della pubblica istruzione, Antonietta Mazzoleni, nonché direttrice del
Pungolo, è sulla scuola: “Che ha intenzione di fare il Comune a proposito della Scuola media? Il Comune, risponde
Antonietta, ha chiesto proprio in questi giorni 5 milioni di lire allo Stato per costruire la nuova Scuola media... Certo
è che vorremmo costruire un bell’edificio per le medie e presto (la Scuola media era ancora nei locali dell’Oratorio);
ma ci importa di più che tale edificio serva a studiare di più”.
I problemi culturali hanno sempre avuto sul Pungolo ampi spazi: sul n. 12, 19 febbraio 1972, i redattori scrivono
un articolo dal titolo: “La cultura e l’istruzione ad Almenno S. Bartolomeo” e pongono queste domande: “Qual’è
il livello di istruzione e di cultura generale della nostra popolazione ad Almenno S. Bartolomeo? Esiste anche ad
Almenno un risveglio culturale? Cosa si può fare per risvegliarlo, se esiste, e per favorirlo?”.
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