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SAN ROCCO IN ALBENZA8sue 2 sorelle, col gelo, con neve, nebbia, pioggia, mentre la popolazione stava a guardare. Le rotture, i guasti, i disastri si succedettero per 2 anni. Il parroco costru%u00ec una seconda teleferica da Cromasn%u00ec all%u2019Asilo con doppio va e vieni. Anche qui guasti, rotture e disastri misero a durissima prova la pazienza del parroco che doveva lavorare personalmente per i pericoli continui alla persona e alle case per il funzionamento della teleferica stessa. Trasporto di camion e di autocarri: %u00e8 questa la prima agonia del parroco che dopo aver lavorato tutta la giornata, doveva partire e scendere ad Almenno in cerca di autocarri i cui proprietari non volevano mai, anche se ben pagati, fare i trasporti. La seconda agonia del parroco fu il reclutamento della manodopera. Il parroco voleva valorizzare la manodopera di Albenza, ma gli operai, ad eccezione di alcuno, non corrisposero. La grandezza dell%u2019Asilo, superiore ai bisogni, %u00e8 giustificata dallo scopo di alloggiare una Colonia montana durante l%u2019estate, utilizzando i locali, l%u2019aria salubre, il posto, il clima mite per sostenete l%u2019Asilo durante i mesi invernali%u201d. E quasi per giustificare il suo %u201cpazzo%u201d lavoro, don Torri elenca gli scopi immediati e futuri della sua opera: 1)%u201cColonia montana per bambini della pianura da 4 a 12 anni; 2)Dare ai bambini dell%u2019Albenza un aula, il refettorio, il dormitorio, dare alle suore una saletta. 3)Dare agli emigranti la possibilit%u00e0 di ricoverare i propri bambini all%u2019Asilo durante la loro assenza; 4)Dare alle rev. suore la possibilit%u00e0 di impiantare delle macchine per lavori nell%u2019Asilo.5)Valorizzare Albenza che non %u00e8 conosciuta. 6)Adibire l%u2019Asilo a scuola di catechismo%u201d. Un programma da non sottovalutare come %u00e8 da non sottovalutare il suo massacrante lavoro se questi erano i suoi obiettivi. Purtroppo da una parte della popolazione non fu compreso e %u201cquesta %u00e8 la terza agonia del parroco%u201d, scriveva don Torri sempre nel Chronicon della parrocchia.Ermanno Arrigoni 1959. Aprile 1959: arriva il telefono in Albenza. %u201cFinalmente, dopo tante sospirate e ardenti sollecitazioni, la Stipel ha iniziato in quest%u2019anno 1959 i lavori per la messa in opera del telefono in Albenza. L%u2019inaugurazione per%u00f2 incontra difficolt%u00e0 poich%u00e9 da vario tempo i fili sono stati posti a Cabardelli, ma la cabina non %u00e8 ancora stata posta, poich%u00e9 nessuno per l%u2019alto prezzo del canone di funzionamento vuole prendere la cabina nella propria abitazione. Si spera che per il posto pubblico il Comune versi tale quota%u201d.Poi don Torri nel Chronicon, come un padre, annota i giovani morti per incidenti di Albenza: %u201c2 giugno 1959, morte tragica di Tironi Ernesto. Alle 22,30 sul rettilineo asfaltato di Almenno S. Salvatore, sopra il Piazzolo, cadeva dalla moto Tironi Ernesto, 21 anni, figlio di Rinaldo e di Tironi Ester. Per commozione cerebrale decedeva quasi subito. Ai funerali accorse grande quantit%u00e0 di parenti, conoscenti, amici, fornitori, suscitando profondo cordoglio in tutti. I funerali avvennero il 7 giugno 1959.11 ottobre 1959: tragica morte di Rota Pio (Ciar%u00ec). La mattina di domenica 11.10.1959 il giovinetto Rota Pio di anni 16. figlio di Giuseppe e di Rota Pia, decedeva per contusioni e ferite gravissime riportate nell%u2019incidente stradale a Brembate Sopra verso le ore 9. I funerali furono fatti solenni il 15.10.1959%u201d.1960. Don Torri inizia a parlare della sua fatica pi%u00f9 grande: la demolizione parziale dell%u2019Asilo e la sua ricostruzione superiore ai bisogni del paese, perch%u00e9 doveva servire ad una colonia estiva. %u201c7 gennaio 1960. Il parroco don Torri dovette personalmente fare da meccanico e costruire la teleferica da Capreti a Capedrizzi, teleferica rudimentale che passava sopra il cimitero, azionata da un motore e organo fatti dal parroco, per portare materiali edili di migliaia di quintali all%u2019Asilo. A Cabardelli per una strettoia i camion non passavano. Qui il parroco lavor%u00f2 2 anni con le Don Pietro Torri(1952-1964)Parroci di Albenza70%u00aa parte %u2013 continua%u2026