Page 22 - Notiziario Parrocchiale San Bartolomeo e San Rocco Marzo-Aprile 2021
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Come eravamo...


                         GLI ANNI D’ORO DEI GIOVANI ALMENNESI

                                Il Sessantotto ad Almenno S. Bartolomeo


                                Il Gruppo “Gli Amici del Terzo Mondo” [3]

             Come ho fatto con “Il Pungolo”, cioè ho invitato alcuni di quei protagonisti a parlare del loro giornale e di
             ciò che hanno fatto, così ho voluto fare con “Gli Amici del Terzo Mondo”: ho proposto a Gigi di Albenza,
             l’iniziatore del movimento, un’intervista su quegli anni straordinari (1969-1977), per sentire dal vivo ciò
             che è stata quell’esperienza. Da parte mia gli porrò dunque delle semplici domande, sono le sue risposte
             che contano.
            ■ Cosa ti ha spinto a formare il
            Gruppo Amici del Terzo Mondo
            (Mani Tese) ad Almenno S. Bar-
            tolomeo?
            ► Devo raccontare un po’ di vita
            personale.
            A 11 anni sono entrato in un Se-
            minario  Missionario  (PIME)
            dove in luoghi diversi ho avuto la
            possibilità di fare il Liceo Classi-
            co, Filosofia e Teologia.
            Sono stati anni intensi, duri per
            la disciplina, impegnativi per lo
            studio. Ma ho avuto una grande
            opportunità  e  sarò  sempre  rico-
            noscente  a  chi  mi  ha  accompa-            Il Gruppo Amici del Terzo Mondo - Agosto 1976
            gnato e  seguito in questi 13 anni
            della mia vita.                    La lettura del Vangelo, la scoper-  dalla  sua  sofferenza,  all’infelice
            Ho capito che non sono al mondo    ta della persona di Gesù di Naza-  per sollevarlo dall’infelicità, ser-
            per  soffrire,  ma  per  essere  feli-  reth sono stati fondamentali nella  vendosi delle nostre mani.
            ce. Questo Dio vuole da me. E lo   mia  formazione.  Il  suo  interesse   Quando mi è stata data l’oppor-
            posso essere in due modi: o sulla   per i più poveri, gli ammalati, gli   tunità, avevo 22 anni, di mettere
            pelle degli altri, ignorandoli, cal-  emarginati  dalla  vita  civile,  gli   alla prova queste mie convinzio-
            pestandoli, sfruttandoli; o impo-  oppressi  dal  potere,  gli  umiliati  ni, l’ho fatto. Ho avuto la fortuna
            stare la mia vita nella direzione   costretti ad essere sempre gli ulti-  di avere intorno a me un gruppo
            degli altri, mettendo le mie capa-  mi. Anche i suoi insegnamenti mi  di ragazzi speciali di Almenno e
            cità, il mio tempo e i miei interes-  hanno  indirizzato:  “Avevo  fame  non solo, che senza nessuna pre-
            si a loro disposizione.            e mi avete dato da mangiare”, il  parazione teologica, senza essere
            Un mio grande educatore mi ha      suo invito a mettere a disposizio-  dei ferventi credenti o degli assi-
            detto: «Gigi, guarda che la scel-  ne degli  altri le nostre capacità   dui frequentatori di chiese, hanno
            ta fondamentale della vita non è   (i  famosi  talenti  del  Vangelo),  a  messo il loro tempo, le loro ener-
            se fare il prete o lo sposato, l’o-  soccorrere chi è nel  bisogno (il  gie,  gli  anni  migliori  della  loro
            peraio  o  il  professore;  la  scelta  samaritano). Insieme a questo la  giovinezza  per  fare  qualcosa  di
            fondamentale è decidere se vivere  riscoperta di un Dio che non sta  importante: rendere felici gli al-
            per se stessi o per gli altri, tutte le  in alto a giudicare e a punire, ma  tri. “Non è lecito vivere felici da
            altre vengono di conseguenza».     vicino al sofferente per liberarlo  soli” è stato il nostro motto.


              22   Comunità S. Bartolomeo e S. Rocco
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