Page 9 - Notiziario Parrocchiale San Bartolomeo e San Rocco Marzo 2020
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IN CAMMINO VERSO L'ORDINAZIONE DI DON LUCA E DON ANDREA
Con il passare del tempo iniziò a pensare che Per lui e per i compagni che si aggiunsero, don Luigi
fosse necessaria una comunità femminile, che si si ispirò alla Regola dei Fratelli della Sacra Famiglia,
prendesse cura in modo costante delle ragazze. fondati nel 1856 da Suor Paola Elisabetta Cerioli
Don Luigi individuò in Teresa Gabrieli la persona (canonizzata nel 2004) oltre alla Congregazione
che cercava. (nella foto) femminile che porta lo stesso nome. Aveva in effetti
preso contatti con lei, ma riconobbe che le finalità
erano diverse.
Il 4 ottobre 1872 Battista Leidi e due compagni
emisero i voti religiosi a Martinengo; la loro opera
caritativa continuò per alcuni decenni, fino ad
estinguersi nel 1928.
All’inizio del 1886, don Luigi fu costretto a letto:
l’asma non gli dava tregua e, insieme ad essa,
un’erisipela migrante gli intaccò prima le gambe,
poi tutto il corpo.
Fu inoltre assalito da una forte depressione, motivata
Poco tempo dopo dinanzi ad un quadro dei Sacri dai reali problemi economici e dalla paura di non
Cuori di Gesù e di Maria, Teresa pronunciò i tre voti riuscire a salvarsi l’anima. Ricevette una grande
religiosi, cui aggiunse altre due promesse speciali: consolazione da Monsignor Camillo Guindani, che
quella di fedeltà al Papa e di incondizionata il 12 maggio 1886 gli portò approvate le Regole
dedizione ai poveri, specialmente tra la gioventù. delle Suore.
Nel giugno dello stesso 1869, don Luigi accompagnò Trascorse gli ultimi giorni ricevendo frequenti LE NOSTRE COMUNITÀ LE NOSTRE COMUNITÀ
a Roma Monsignor Valsecchi, scelto per essere visite, mentre un senso di pace andava subentrando
Vescovo ausiliare di Bergamo, e colse l’occasione alla precedente angoscia.
per vivere gli Esercizi spirituali presso i padri
Gesuiti nel Convento di Sant’Eusebio. Nella prima metà di giugno gli fu amministrata
l’Unzione degli Infermi ed il giorno 15 dello stesso
Il 6 luglio ebbe un’intuizione profonda, che non mese, all’1.20 del mattino, don Luigi morì.
lo lasciò più. Scrisse: «Ho sentito desiderio di Fu dapprima sepolto nel cimitero di San Giorgio a
non allontanarmi più dall’amorosissimo Iddio. In
questo giorno ho celebrato la Santa Messa, vorrei Bergamo, dopo più di 4 ore di funerale dovute al
sperare con devozione. Non so se nella Santa Messa grande afflusso di gente.
o nella meditazione prima, mi si presentò alla mente Il 4 gennaio 1904 i suoi resti mortali furono traslati
che Gesù morì ignudo sulla croce, e perciò sentii nella Casa Madre delle Suore delle Poverelle.
desiderio di povertà, di abbandonare tutto».
Negli anni successivi, pur tra difficoltà e grandi
sacrifici, sempre con il sostegno della fede e la forza
del Signore, furono aperte varie case nelle province
di Bergamo, Vicenza, Brescia.
Un altro forte interesse di don Luigi era per i figli dei
contadini poveri. Dalla madre aveva ereditato una
tenuta a Torre Boldone, in provincia di Bergamo:
l’affidò a Battista Leidi, il suo giovane tuttofare, che
dopo un viaggio a Roma nel giugno 1870 accettò di
porsi a capo di quella famiglia di orfanelli, vivendo
con loro.
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