Page 21 - Bollettino Dicembre 2019
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VIAGGIO STUDIO A BRESCELLO
Per il nostro personale educativo
una giornata formativa condivisa
Il 9 novembre scorso un pulmann è partito da Cascine, con a bordo praticamente tutto il personale
educativo dei nostri servizi, Spazio Gioco, Nido e Scuola dell’Infanzia. La meta: Brescello, un piccolo paese
in provincia di Reggio Emilia, città nota per la propria storica cultura dell’infanzia. Un sistema educativo
all’avanguardia, quello reggiano, il cui modello fa scuola in Italia e nel mondo. Una giornata di studio che
diventa un’occasione di incontro con una realtà 0-6 con una forte connotazione territoriale, in una terra
dove l’infanzia è considerata “un affare” dell’intera comunità. La possibilità di incrociare riflessioni, pensieri
e sguardi e di portare a casa spunti ed idee. Un’esperienza voluta dal personale educativo e sostenuta dal
CdA dei nostri servizi, che ne ha riconosciuto il valore e il potenziale. Un’occasione unica, perché condivisa
con l’intero gruppo di lavoro.
Pochi passi dopo l’ingresso, su un pannello in bella vista, una frase di Loris Malaguzzi, pedagogista reggiano
che ha fatto la storia dei servizi all’infanzia e che ancora oggi, 25 anni dopo la sua scomparsa, ne è il
faro.“Qui ci sono bambini e adulti che cercano il piacere di giocare, lavorare, parlare, pensare e inventare
insieme”. Parole che sintetizzano un approccio educativo che vede bambini e bambine capaci di costruire
processi in cui dare significato e senso a ciò che accade e li circonda e di educatori impegnati nella sfida
quotidiana di raccogliere le ricerche e le domande dei bambini, implicite o esplicite che siano.
Ci accoglie Alessandra Ferrari, psicopedagogista che si occupa del coordinamento pedagogico dei servizi ASiLo iNFANtiLe PoZZi
0-6 di Brescello, che ci guida sapientemente nella visita dei servizi di Nido e Infanzia, raccogliendo tutte
le nostre osservazioni e curiosità, cucendo la giornata sulle nostre esigenze e permettendoci di portare a
casa un ricco bagaglio di conoscenze e di pratiche da poter agire nella nostra quotidianità.
Gli spazi e i contesti raccontano uno sguardo e un’attenzione costanti affinché bambini e bambine abbiano
la possibilità di sperimentare tutti i 100 linguaggi di cui parlava Malaguzzi, concedendo loro la possibilità
di attivare contemporaneamente più modalità espressive. Progetti chiari e leggibili, grazie ad un lavoro
documentativo costante che traccia i percorsi e li racconta con una potente semplicità.
Mi muovo tra questi spazi con lo sguardo ammirato e l’entusiasmo di far miei tanti pezzettini, facendoli
entrare nella quotidianità del mio lavoro. Ne esco con la consapevolezza di poter portare a casa tanto,
più che da ogni altro confronto con gli inarrivabili “colossi dell’educazione”. Nei giorni successivi a questa
intensa giornata mi risuonano nella mente le parole di una mia grande maestra, scritte su un taccuino che
porto sempre con me: “Quante piste possibili se ci mettiamo in ascolto?”. È solo questione di sguardi e di
prospettive. E soprattutto, è possibile.
Angela Sangalli
Referente Nido e Primavera
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