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                                    16FESTE Cari Concittadini e Care Concittadine almennesi.Oggi festeggiamo anche nel nostro paese la Giornata dell%u2019Unit%u00e0 Nazionale e delle Forze Armate, in occasione del 106esimo anniversario della conclusione della Prima Guerra Mondiale e, come avviene da molti anni a questa parte, ci ritroviamo qui davanti al Monumento ai Caduti per onorare la memoria dei tanti soldati almennesi che hanno perso la vita durante il primo conflitto mondiale.Grazie alle autorit%u00e0 civili, militari e religiose e ai rappresentanti delle associazioni che sono oggi presenti a questa manifestazione, organizzata con la consueta cura e attenzione dal nostro Luigi Bonanomi, Presidente dell%u2019Associazione Combattenti e Reduci di Almenno San Bartolomeo, al quale esprimiamo come sempre la nostra gratitudine. Anche quest%u2019anno, in occasione delle celebrazioni del IV Novembre, ci ritroviamo a riflettere sulle ragioni e sulle motivazioni storiche che portarono alla grande guerra che gi%u00e0 nel 1917 Papa Benedetto XV defin%u00ec %u201cun%u2019inutile strage%u201d; una carneficina in cui perirono centinaia di migliaia di giovani soldati di tutte le nazionalit%u00e0 mandati al massacro da generali spietati e spesso incoscienti. Se %u00e8 vero che compete alla storia e agli storici il giudizio definitivo circa l%u2019opportunit%u00e0 dell%u2019entrata in guerra del nostro paese, %u00e8 per%u00f2 CELEBRAZIONI DEL 4 NOVEMBREFesta dell%u2019Unit%u00e0 Nazionale e Giornata delle Forze Armatealtrettanto vero che compete a noi cittadini di questa nostra Italia di oggi, che da quasi 80 anni godiamo del privilegio di poter vivere in pace, ricordare questi giovani che sono stati strappati alle loro case e alle loro famiglie per andare a morire tragicamente nelle trincee fangose del Carso.L%u2019auspicio %u00e8 che la memoria del loro sacrificio ci aiuti ancora una volta a comprendere che la pace, e non la guerra, %u00e8 l%u2019unica via per garantire la convivenza civile tra i popoli e una vita dignitosa per tutti; ci%u00f2 presuppone per%u00f2 la diffusione di una cultura di pace, di giustizia e di solidariet%u00e0 tra i popoli. %u201cLa guerra non si abolisce coi trattati, ma si abolisce stimolando la riflessione e la cultura di tutti%u201d diceva infatti Gino Strada, medico, attivista e filantropo fondatore di Emergency, associazione umanitaria italiana operante sui principali teatri di guerra del mondo. In tal senso riconosciamo con orgoglio l%u2019impegno dei tanti militari italiani che, nelle varie missioni di peace%u2013keeping nel mondo, contribuiscono a ridare una prospettiva di pace e stabilit%u00e0 a popoli martoriati da conflitti etnici e guerre civili.VIVA L%u2019ITALIA, VIVA LE FORZE ARMATE, VIVA LA PACE ! Il Vostro SindacoArch. Alessandro Frigeni 
                                
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