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13ORATORIOAnche quest%u2019anno, come da tradizione, la Domenica delle Palme %u00e8 stata vissuta dalla nostra comunit%u00e0 con un gesto di profonda bellezza e significato: la distribuzione degli ulivi benedetti, avvenuta non solo in chiesa, ma anche, domenica pomeriggio, nelle case di tutti i fedeli.Dopo la celebrazione mattutina, durante la quale gli ulivi sono stati benedetti (quest%u2019anno direttamente in chiesa causa maltempo) nel pomeriggio catechisti, ragazzi e genitori si sono messi in cammino per portare questo simbolo di pace e benedizione a tutte le famiglie della comunit%u00e0. Un gesto semplice, ma carico di spiritualit%u00e0 e attenzione fraterna, che ha voluto raggiungere anche chi, per motivi di salute o difficolt%u00e0, non ha potuto partecipare alla liturgia in presenza.La Benedizione che entra nelle Case: gli Ulivi della Domenica delle Palme portati dai Catechisti e dai Ragazzitra i morti colui che %u00e8 vivo?%u00bb. %u00abEsclamano due angeli in vesti sfolgoranti apparsi all%u2019improvviso%u00bb. %u00abNon %u00e8 qui %u00e8 resuscitato%u00bb. %u00abCorrono ad annunciarlo agli apostoli stupiti e increduli. Una enorme pietra sbarra l%u2019entrata del sepolcro, tutto rimane muto dopo i giorni tormentati e violenti della passione e della crocifissione di Ges%u00f9. Pare che ognuno abbia terminato il suo compito, le autorit%u00e0 religiose del Tempio hanno messo a tacere, a parer loro, uno dei tanti fanatici religiosi, i soldati romani hanno commesso l%u2019ennesimo omicidio sanguinario, mentre il resto dei discepoli sono dispersi per vilt%u00e0 e paura, e la folla, tribunale inflessibile e implacabile che aveva seguito Ges%u00f9, passando dall%u2019acclamazione regale al grido crocifiggilo, %u00e8 ormai sazia dello spettacolo regalato da questo predicatore proveniente dallo sconosciuto villaggio di Nazareth. Tutto si gioca sul ruolo di quella grande pietra posta davanti al sepolcro, non solo per proteggere il corpo martoriato del crocifisso da eventuali esaltati, ma anche e soprattutto per mettere una pietra sopra tutta questa vicenda, per mettere la parola fine. Quella %u201cparola liberante%u201d che aveva percorso lungo tre anni la Galilea ed arrivata fino a Gerusalemme apparentemente adesso rimane muta. In questo scavo sepolcrale offerto da Giuseppe d%u2019Arimatea, sembra che tutto si sia concluso con la morte del Nazareno, nel quale ora giace e tace il Verbo di Dio, e non resta che congedarsi. Invece alcune donne si recano al sepolcro, per compiere un ultimo gesto di pietas umana e religiosa ma accade una Sorpresa: il sepolcro %u00e8 vuoto e la pietra enorme %u00e8 stata rotolata!Queste donne si aspettavano un odore di morte, invece si cela una sorpresa: %u00c8 vuoto! il sudario avvolto, e il legame con la morte %u00e8 spezzato. Cristo %u00e8 risorto! Ecco l%u20198 parola, ecco l%u2019ottavo giorno, ecco la speranza per l%u2019uomo di ogni tempo e luogo! Cristo %u00e8 risorto e regna vivo per sempre!Il Gruppo Giovani %u00c8 stato un momento di gioia vedere l%u2019entusiasmo dei ragazzi partire dall%u2019oratorio con in mano i sacchetti di ulivo benedetti, il loro senso di missione e la gioia con cui hanno bussato alle porte, consegnando un ramoscello d%u2019ulivo e portando un sorriso. In quel gesto si %u00e8 fatta viva la Chiesa %u201cin uscita%u201d, come ci invitava Papa Francesco: una Chiesa che va incontro, che si fa prossima, che porta la benedizione del Signore dove c%u2019%u00e8 bisogno di luce e speranza.La Domenica delle Palme segna l%u2019ingresso nella Settimana Santa, il cuore pulsante dell%u2019anno liturgico. In essa riviviamo, giorno per giorno, gli ultimi momenti della vita terrena di Ges%u00f9: dalla sua entrata a Gerusalemme fino alla sua morte in croce e alla gloriosa risurrezione. Non si tratta solo di ricordare un evento passato, ma di