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8APPROFONDIMENTO Per questo motivo, vedendo come si susseguono nuove guerre, con la complicit%u00e0, la tolleranza o l%u2019indifferenza di altri Paesi, o con mere lotte di potere intorno a interessi di parte, viene da pensare che la societ%u00e0 mondiale stia perdendo il cuore. Basta guardare e ascoltare le donne anziane %u2013 delle varie parti in conflitto %u2013 che sono prigioniere di questi conflitti devastanti. %u00c8 straziante vederle piangere i nipoti uccisi, o sentirle augurarsi la morte per aver perso la casa dove hanno sempre vissuto. Esse, che tante volte sono state modelli di forza e resistenza nel corso di vite difficili e sacrificate, ora che arrivano all%u2019ultima tappa della loro esistenza non ricevono una meritata pace, ma angoscia, paura e indignazione. Scaricare la colpa sugli altri non risolve questo dramma vergognoso. Veder piangere le nonne senza che questo risulti intollerabile %u00e8 segno di un mondo senza cuore.Amando, una persona sente di sapere perch%u00e9 e a che scopo vive. Cos%u00ec tutto confluisce in uno stato di connessione e di armonia. Pertanto, di fronte al proprio mistero personale, forse la domanda pi%u00f9 decisiva che ognuno si pu%u00f2 porre %u00e8 questa: ho un cuore?Solo a partire dal cuore le nostre comunit%u00e0 riusciranno a unire le diverse intelligenze e volont%u00e0 e a pacificarle affinch%u00e9 lo Spirito ci guidi come rete di fratelli, perch%u00e9 anche la pacificazione %u00e8 compito del cuore. Il Cuore di Cristo %u00e8 estasi, %u00e8 uscita, %u00e8 dono, %u00e8 incontro. In Lui diventiamo capaci di relazionarci in modo sano e felice e di costruire in questo mondo il Regno d%u2019amore e di giustizia. Il nostro cuore unito a quello di Cristo %u00e8 capace di questo miracolo sociale.Prendere sul serio il cuore ha conseguenze sociali. Come insegna il Concilio Vaticano II, %u00abciascuno di noi deve adoperarsi per mutare il suo cuore, aprendo gli occhi sul mondo intero e su tutte quelle cose che gli uomini possono compiere insieme per condurre l%u2019umanit%u00e0 verso un migliore destino%u00bb. Perch%u00e9 %u00abgli squilibri di cui soffre il mondo contemporaneo si collegano con quel pi%u00f9 profondo squilibrio che %u00e8 radicato nel cuore dell%u2019uomo%u00bb. Di fronte ai drammi del mondo, il Concilio invita a tornare al cuore, spiegando che l%u2019essere umano %u00abnella sua interiorit%u00e0, trascende l%u2019universo delle cose: in quelle profondit%u00e0 egli torna, quando fa ritorno a se stesso, l%u00e0 dove lo aspetta quel Dio che scruta i cuori l%u00e0 dove sotto lo sguardo di Dio egli decide del suo destino%u00bb.Il Cuore di Cristo, che simboleggia il suo centro personale da cui sgorga il suo amore per noi, %u00e8 il nucleo vivo del primo annuncio. L%u00ec %u00e8 l%u2019origine della nostra fede, la sorgente che mantiene vive le convinzioni cristiane.Tutto questo, a uno sguardo superficiale, pu%u00f2 sembrare mero romanticismo religioso. Tuttavia, %u00e8 la cosa pi%u00f9 seria e pi%u00f9 decisiva. Trova la sua massima espressione in Cristo inchiodato ad una croce. %u00c8 la parola d%u2019amore pi%u00f9 eloquente. Non %u00e8 un guscio vuoto, non %u00e8 puro sentimento, non %u00e8 un%u2019evasione spirituale. %u00c8 amore. Ecco perch%u00e9 San Paolo, quando cercava le parole giuste per spiegare il suo rapporto con Cristo, disse: %u00abMi ha amato e ha consegnato s%u00e9 stesso per me%u00bb (Gal 2,20). Questa era la sua pi%u00f9 grande convinzione: sapere di essere amato. La dedizione di Cristo sulla croce lo soggiogava, ma aveva senso solo perch%u00e9 c%u2019era qualcosa di ancora pi%u00f9 grande di quella dedizione: %u201cMi ha amato%u201d. Quando molte persone cercavano in varie proposte religiose la salvezza, il benessere o la sicurezza, Paolo, toccato dallo Spirito, ha saputo guardare oltre e meravigliarsi della cosa pi%u00f9 grande e fondamentale: %u201cMi ha amato%u201d.Dopo aver contemplato Cristo, guardando ci%u00f2 che i suoi gesti e le sue parole lasciano vedere del suo Cuore, ricordiamo ora come la Chiesa riflette sul santo mistero del Cuore del Signore.C%u2019%u00e8 un%u2019esperienza umana universale che rende unica tale immagine. Al di l%u00e0 di ogni spiegazione scientifica, una mano posata sul cuore di un amico esprime un affetto speciale; quando ci si innamora e si sta vicino alla persona amata, il battito del cuore accelera; quando si subisce l%u2019abbandono o l%u2019inganno da parte di una persona cara, si sente come una forte oppressione sul cuore. Del resto, per esprimere che qualcosa %u00e8 sincero, che viene davvero dal centro della persona, si dice: %u201cTe lo dico di cuore%u201d.Si comprende allora che la Chiesa abbia scelto l%u2019immagine del cuore per rappresentare l%u2019amore umano e divino di Ges%u00f9 Cristo e il nucleo pi%u00f9 intimo della sua Persona. Tuttavia, bench%u00e9 il disegno di un cuore con fiamme di fuoco possa essere un simbolo eloquente che ci ricorda l%u2019amore di Ges%u00f9, %u00e8 conveniente che questo cuore faccia parte di un%u2019immagine di Ges%u00f9 Cristo.In tal modo risulta ancora pi%u00f9 significativa la sua chiamata a una relazione personale, di incontro e di dialogo. Quell%u2019immagine venerata di Cristo, dove risalta il suo cuore amoroso, ha nello stesso tempo uno sguardo che chiama all%u2019incontro, al dialogo, alla fiducia; ha mani forti capaci di sostenerci; ha una bocca che ci rivolge la parola in modo unico e personalissimo.L%u2019immagine del cuore deve metterci in relazione con la totalit%u00e0 di Ges%u00f9 Cristo nel suo centro unificatore e, contemporaneamente, da quel centro unificatore, deve orientarci a contemplare Cristo in tutta la bellezza e la