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                                    12ORATORIOIn occasione della Settimana della Cultura, Marted%u00ec 1%u00b0 aprile la nostra comunit%u00e0 parrocchiale ha vissuto un intenso momento di preghiera, guidato e preparato con cura dal gruppo giovani. Il tema della serata, dentro le settimane della cultura, %u00e8 stato profondo e toccante: le sette parole di Ges%u00f9 sulla croce, parole che, anche nel dolore estremo, aprono sentieri di fede, perdono e speranza.La chiesa, raccolta nel silenzio e nella luce tenue delle candele, con illuminato il crocefisso centrale %u00e8 diventata luogo d%u2019ascolto e di meditazione. I giovani hanno alternato letture del Vangelo e riflessioni; con la collaborazione di Nadia e Marco all%u2019organo i canti hanno permesso a tutti di riflettere e pregare, le immagini e le rappresentazioni simboliche hanno poi dato voce a ciascuna delle sette frasi pronunciate da Cristo nel momento supremo del sacrificio. Ogni parola %u00e8 stata accolta come dono e provocazione, come invito a vivere il Vangelo nella quotidianit%u00e0 con maggiore consapevolezza. Ringraziamo davvero quanti hanno partecipato a questo momento di preghiera da noi con cura preparato e chi ci ha dato la fiducia di farlo. Il momento pi%u00f9 toccante, secondo noi, %u00e8 stato forse il silenzio condiviso alla fine di ogni meditazione, segno di un cuore che ascolta e si lascia trasformare. Di seguito riportiamo la meditazione attorno alla quinta parola %u201cho sete%u201d preparata e letta da Matteo e quella di don Andrea attorno all%u2019ottava parola.%u201cHo sete%u201d, speranza che qualcuno mi dia da bere.Possiamo vedere la sete come il bisogno incessante di noi giovani di essere ascoltati. La sete %u00e8 un bisogno essenziale, non un capriccio, e lo stesso vale per il bisogno di essere ascoltati. La nostra vita, in questo momento, %u00e8 in continuo cambiamento, ogni esperienza ci serve per affermare e consolidare la nostra personalit%u00e0. Di fronte alle nuove esperienze della vita, ora pi%u00f9 che mai, abbiamo bisogno di farci sentire, di confrontarci, con nostri coetanei e con gli adulti. Abbiamo bisogno di non sentirci giudicati, ma accolti, e aiutati a capire le nostre debolezze e i nostri punti di forza. Abbiamo l%u2019esigenza di poter raccontare a qualcuno i nostri fallimenti, che spesso ci abbattono e non ci consentono di affrontare la vita con il piede giusto. Non solo, anche poter gioire con gli altri, festeggiare i nostri successi, parlare delle nostre ambizioni, dei nostri sentimenti. E voi, presenti questa sera, avete qualcuno che vi ascolta veramente? Sabato %u00e8 passato, presto la mattina, vanno alla tomba le donne portando aromi, ma trovano il macigno rotolato via lontano, entrano nel sepolcro ma Ges%u00f9 morto non c%u2019%u00e8%u00bb. %u00abPerch%u00e9 cercate 7 PAROLE DI SPERANZA
                                
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