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                                    16TESORI DI CASA Proseguendo lungo il sentiero che porta alla santella della Ena, ci inoltriamo nel bosco. Dopo aver percorso un bel pezzo del letto del torrente Tornago, saliamo lungo il crinale di una valletta, all%u2019imbocco della quale troviamo la cappelletta dei morti %u201cdei Zenicotti%u201d (oggi detta anche %u201cdei Genicotti%u201c). Perch%u00e9 in questo luogo, venne costruita una cappelletta? Risponder%u00f2 in seguito, alla domanda.STORIA%u00c8 necessario, prima, fare alcuni passi indietro nella storia del nostro territorio, quando nell%u2019estate del 1630 il morbo della peste aggred%u00ec anche il paese di Almenno. Quasi tutte le famiglie ebbero dei lutti, sia quelle povere sia quelle ricche. Alle morti, ai dolori fisici e morali, si aggiunsero i disagi per le quarantene. Venne imposta la costruzione di un lazzaretto dove confinare le persone infette. Venne vietata la sepoltura dei cadaveri nelle chiese per limitare il pericolo del contagio.Per seppellire i morti, vennero costruite delle fosse comuni, fuori dai centri abitati. Era un dolore straziante, perch%u00e9 a quel tempo non essere sepolti in chiesa o nel sagrato era la peggiore delle disgrazie. Il comune di Almenno dovette scegliere una localit%u00e0 appartata, circondata da boschi. Dapprima in localit%u00e0 Longoni sorse un lazzaretto e accanto fu scavata una fossa comune. Molte persone vennero sepolte l%u00e0.In seguito, il 22 Ottobre 1630 si cess%u00f2 di seppellire i morti LA CAPPELLETTA DEI GENICOTTI (Zenicotti)ai Longoni e si apr%u00ec un altro luogo per questo scopo: localit%u00e0 monte %u201cdei Zenicotti%u201d. Da dove viene questo nome? Anche a questa domanda la risposta verr%u00e0 data pi%u00f9 avanti.I luoghi di sepoltura diventarono meta di devozione e di pellegrinaggio. A perenne memoria, nella seconda met%u00e0 del %u2018600, sulle fosse comuni sia dei Longoni sia dei Zenicotti, vennero edificate due edicole sacre. Quante analogie con 5 anni fa, durante il morbo del Covid!Il signor Cristoforo Monti fu Francesco di Barlino, grande benefattore della chiesa della propria contrada, fece %u201cper sua divotione fabricare la Trebulina al monte dei Zenicotti per quelle povere anime de defonti%u201d e lasci%u00f2 scritto nel suo testamento di donare tutti i suoi beni alla chiesa di Barlino, purch%u00e9 ci fosse l%u2019impegno a custodire la cappella dei Genicotti (Zenicotti).Il nome Zenicotti viene da %u201cZenicottus%u201c: cos%u00ec si chiamava la persona che fece costruire Ca%u2019 Zenicotti, oggi Ca%u2019 della Ena. Gi%u00e0 nel 1400 %u00e8 documentata la presenza della cascina e di %u201ctal Zenicottus%u201d.STRUTTURA E DIPINTI DELLA CAPPELLETTALa cappelletta, situata nel silenzio, nei colori e nei profumi del bosco, ha mantenuto e mantiene tuttora la sua struttura originaria: tetto a capanna, sormontante la cappelletta e il pronao (porticato), collegati per mezzo di due gradoni. Un 
                                
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