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                                    10ORATORIO Anche quest%u2019anno il campeggio dei ragazzi delle medie ha lasciato, come leggerete pi%u00f9 avanti, il segno nel cuore di tutti i partecipanti. Dal 21 al 26 luglio, la casa parrocchiale di Nona, immersa nel verde e nella tranquillit%u00e0 della Val di Scalve, %u00e8 stata il nostro rifugio speciale: un luogo dove crescere, riflettere, giocare e soprattutto vivere insieme, con semplicit%u00e0 e gioia.Ad accompagnare i ragazzi in questa avventura assieme con me sono stati tre animatori Benedetta, Giorgio e Manuel e una preziosissima squadra di cuochi, che ha saputo prenderci per la gola ogni giorno. Insieme hanno reso possibile un campeggio fatto di cura, attenzione e condivisione.Le giornate, scandite da ritmi semplici ma ricchi, sono state un vero mix di esperienze. Nonostante il tempo non sempre favorevole (alcuni giorni faceva quasi freddo!), non ci siamo fatti scoraggiare: abbiamo trovato momenti per ogni cosa, come sempre tra le altre cose c%u2019%u00e8 stato ampio spazio per attivit%u00e0 personali e di gruppo. Quest%u2019anno a guidare le nostre riflessioni, in sintonia con il giubileo sul tema della speranza, %u00e8 stato il Film %u201cil ragazzo che cattur%u00f2 il vento%u201d: tratto dalla storia di William Kamkwamba, un ragazzo del Malawi che, durante una grave carestia, riesce a costruire un mulino a vento per portare acqua al suo villaggio. Nonostante la povert%u00e0 e l%u2019impossibilit%u00e0 di continuare a studiare, William si ingegna con materiali di recupero e libri presi di nascosto da una biblioteca. La sua determinazione salva la sua famiglia e la comunit%u00e0 dalla fame. Questa storia ha avuto tanto da insegnare e proposto diversi spunti di riflessione e preghiera ai ragazzi ma anche a noi pi%u00f9 grandi! Mi piace poi sottolineare che ogni giorno, attorno alle 18.00, abbiamo celebrato con gioia la Messa, vissuta in modo semplice ma sentito, spesso arricchita dalla partecipazione attiva dei ragazzi stessi, che hanno letto, pregato e anche animato i canti.Naturalmente non sono mancati i giochi: quelli liberi nei prati attorno alla casa e quelli organizzati dagli animatori, che con creativit%u00e0 e energia hanno saputo coinvolgere tutti, dai pi%u00f9 timidi ai pi%u00f9 scatenati. Il campeggio %u00e8 anche questo: imparare a giocare insieme, rispettarsi, collaborare e divertirsi%u2026 lontani da cellulari e distrazioni.Due giornate particolari hanno lasciato un ricordo forte: le escursioni. La prima ci ha portati alla diga del Gleno, una meta tanto bella quanto significativa. L%u00ec, tra panorami mozzafiato, abbiamo scoperto la drammatica storia del crollo del 1923, che ha segnato profondamente la valle. %u00c8 stato un momento di silenzio, ascolto e memoria, per riflettere sul valore della vita e sulla responsabilit%u00e0 dell%u2019uomo verso la natura e verso gli altri.La seconda escursione ci ha condotti a Vilminore, dove abbiamo visitato il paese, la chiesa e alcuni luoghi storici. Anche qui, tra una camminata e una merenda in compagnia, abbiamo respirato la bellezza del nostro territorio e il senso di una comunit%u00e0 viva e accogliente.Tornati a casa, ci portiamo dietro sorrisi, nuove amicizie, qualche graffio sulle ginocchia%u2026 ma soprattutto tanti ricordi belli e un sentimento di gratitudine che ci ha permesso anche quest%u2019anno di vivere l%u2019esperienza del campo estivo. Sono sempre pi%u00f9 convinto che il campeggio non %u00e8 solo una vacanza: %u00e8 un%u2019esperienza di fede e di crescita, un piccolo pezzo di vita vissuto in profondit%u00e0.Grazie a chi ha reso possibile tutto questo: ai ragazzi che hanno partecipato, alle famiglie che ci hanno affidato i loro ragazzi, ai cuochi instancabili e agli animatori, veri fratelli maggiori per i nostri ragazzi. Continuiamo a camminare insieme per costruire una comunit%u00e0 che crede, educa e cammina nelle strade del Vangelo.Don AndreaEcco ora alcuni pensieri che i ragazzi hanno voluto mettere per iscritto: Quest%u2019anno come gli altri anni mi sono divertita moltissimo: siamo un gruppo consolidato aperto a nuove amicizie. Ci confrontiamo nelle nostre idee e ci confidiamo i nostri piccoli segreti. %u00c8 un%u2019esperienza che consiglio a tutti i ragazzi che vogliono passare qualche giorno in compagnia e autonomia con camminate nella natura lontano dal cellulare. Tranquilli!!!!! Don Andrea, le cuoche e gli animatori vi faranno sentire a casa.Rota AlessiaPellegrini di Speranza: Campeggio Medie 2025Una Settimana Speciale a Nona, in Val di Scalve
                                
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