Page 13 - Demo
P. 13
13FESTEche rischiari il cammino umano in tempi di oppressione. Sull%u2019onda dell%u2019atmosfera bellica che aleggia nella canzone, infatti, Elisabetta ha chiuso la lettura con alcuni versi poetici che chiedono pace per la Palestina e per ogni conflitto. L%u2019accompagnamento musicale della Symphony Orchestra, con i brani riarrangiati dal prof. Sergio Mazzoleni ed eseguiti da Sara, Katia, Claudia, Thomas, Christine, Alice, ha contribuito ad emozionare i presenti. Le note delicate e avvolgenti sono risuonate all%u2019interno del tempio, amplificando la sensazione di trovarsi in un luogo fuori dal tempo, dove scienza, arte e spiritualit%u00e0 si fondono in perfetta armonia. Tra i brani eseguiti, %u201cIl Vecchio Castello%u201d ha evocato atmosfere medievali, riflettendo la storia antica del tempio. %u201cHatikvah - 1^ Movimento%u201d ha portato un senso di speranza e rinascita, mentre %u201cDanny Boy%u201d ha toccato le corde dell%u2019anima con la sua malinconica bellezza. L%u2019 %u201cAdagio per Archi%u201d ha offerto un momento di profonda riflessione e serenit%u00e0. Inaspettatamente, %u201cFear of the Dark%u201d degli Iron Maiden, ha introdotto una tensione emotiva, dimostrando la versatilit%u00e0 dell%u2019orchestra. Infine, il %u201cCanon%u201d ha chiuso la performance con una melodia rassicurante e armoniosa, perfettamente in linea con lo spirito dell%u2019evento. In attesa dell%u2019alba, Gianluca ha ripreso la parola per un contributo sulla natura fisica della luce e per cenni di archeoastronomia, in cui ha raccontato come l%u2019orientamento architettonico del tempio generi al solstizio d%u2019estate un effetto luminoso cos%u00ec preciso e simbolico. Condotti dal suo racconto, in un%u2019atmosfera densa di attesa, gli astanti hanno assistito con stupore alla comparsa di un raggio luminoso che, sfidando le nubi e le gocce di pioggia della mattinata, ha proiettato per pochi minuti l%u2019immagine del crocifisso. In breve il simbolo %u00e8 svanito, ma %u00e8 bastato a dare l%u2019impressione che il tempo si fosse fermato. Dopo il saluto di Don Andrea, e mentre le nuvole tornavano a ingrigire il cielo, i partecipanti hanno lasciato il tempio con un senso di gratitudine e meraviglia, gi%u00e0 desiderosi di assistere al prossimo solstizio, quando ancora una volta il miracolo della luce torner%u00e0 a incantare. Questo incontro annuale, infatti, %u00e8 molto pi%u00f9 di un semplice evento culturale. %u00c8 un richiamo alla connessione tra uomo e divino, terra e cielo, passato e presente. Un appuntamento rituale che continua a stupire e ispirare, ricordandoci la straordinaria armonia che esiste tra spirito, natura e ingegno umano. Elisabetta ed Ester