Page 21 - Notiziario Parrocchiale San Bartolomeo e San Rocco Novembre-Dicembre 2020 (1)
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Conoscere la “Parola di Dio”



       il  senso  originale  di  questo  testo,  occorre  cancellare
       “per un istante tutte le interpretazioni di questo passo,
       soprattutto  una,  che  più  che  un’interpretazione,  è  un
       adattamento  allegorico,  l’adattamento  mariano.  Per
       capire  ciò  che  veramente  pensa  l’autore,  cancelliamo
       dalla fantasia qualsiasi statua della Madonna, soprattutto
       di  Maria  immacolata,  rappresentata  secondo  i  canoni
       di questo testo il cui senso originario è, però, diverso”
       (Ravasi, Il libro della Genesi 1, cit.86).
       Analizziamo  il  testo  con  Ravasi:  “Io  porrò  inimicizia
       tra  te  e  la  donna”;  vuol  dire:  io  porrò  inimicizia  tra
       te  e  l’umanità,  perché  la  donna  in  questo  contesto
       rappresenta la genitrice dell’umanità. Il termine tradotto
       con  “inimicizia”  (Bibbia  della  CEI),  in  ebraico  è
       “oheban”, che vuol dire “duello”, uno scontro continuo,
       senza tregua, tra due persone. L’autore di questo testo
       “comincia  a  guardare  la  storia  dell’umanità  e  la  vede
       come un oscillare continuo tra il bene e il male: la linea
       dell’uomo,  l’uomo  creato  da  Dio,  e  dall’altra  parte  il
       serpente che continuamente cerca di schiacciare l’uomo,
       di vincerlo. C’è una lotta che prosegue attraverso tutto il
       filo della storia” (Idem, 87).
       “Fra  la  tua  stirpe  e  la  sua  stirpe”;  meglio  tradurre
       l’ebraico come fa Ravasi: “Tra il tuo seme e il suo seme”.
       E così spiega la sua traduzione: “In ebraico l’immagine
       è suggestiva perché considera gli uomini “semi”, proprio
       perché  essi  hanno  in  sé  la  potenzialità  creativa,  non
       solo generativa, ma creativa in senso lato. Essi riescono
       perciò  ad essere una catena  continua  nella  storia di   balenare  qualcosa  di  luminoso”  (Idem,  89).  A  questo
       esseri viventi. Ebbene, dice l’autore, ci sono come due   punto Ravasi si pone la domanda che tutti aspettiamo:
       genealogie che proseguono, due semi che continuano ad   come sono nate allora le interpretazioni cristologiche e
       essere sempre ostili: il seme dell’uomo giusto e il seme   mariane di questo testo? Ravasi lo spiega bene.
       del male si fronteggiano misteriosamente  in duello”   Interpretazione  cristologica:  nella  traduzione  in  greco
       (Idem, 87-88).                                      della  Bibbia  ebraica  fatta  da  ebrei,  prima  di  Cristo,
       Ed ecco allora il senso del testo: “Questo seme (quello   che  si  trovavano  ad  Alessandria  d’Egitto  (si  chiama
       giusto,  quello  dell’uomo)  ti  schiaccerà  la  testa  e  tu  lo   la  traduzione  dei  LXX),  questi  autori  ebrei,  animati
       insidierai al calcagno. Questo è il seme e non è la donna.   dalla loro speranza messianica, hanno visto nel seme il
       Tra il seme dell’uomo e il seme del serpente (del male)   Messia, e quindi hanno tradotto il pronome neutro “esso
       ci sarà una lotta continua. Ci troviamo di fronte ad   ”(il seme è neutro sia in ebraico che in greco) con “egli”:
       uno scontro continuo tra bene e male. Il seme del male   Egli, il Messia, ti schiaccerà la testa.
       attenta  al  nostro  calcagno  e  ci  fa  inceppare  e  cadere;   Interpretazione  mariana:  la  traduzione  latina  cristiana
       dall’altra parte noi tentiamo di schiacciarlo” (Idem, 88).   fatta di questo testo da S. Girolamo (secolo IV), e poi
       In questo testo non c’è speranza, esprime attesa e paura.   passata nella liturgia, Girolamo “ha voluto ancora una
       “E’ una pagina che raffigura lo svolgersi della storia, in   volta  perfezionare  questo  discorso  e  ha  immaginato
       cui il male non è schiacciato sotto il calcagno: procede   che la lotta tra il bene e il male abbia un esito terminale
       ininterrottamente  il  colossale  duello.  Ecco,  quindi,  il   con la madre del Messia, la quale schiaccerà la testa al
       senso dell’autore. Egli ci ha presentato la storia, ha aperto   serpente, al male. La donna inziale, che è la madre di
       il sipario e ha detto: d’ora in avanti la storia si svolgerà   tutti gli uomini, nella traduzione della Vulgata (quella di
       attorno a due semi che nascono da due realtà diverse.   S. Girolamo), diventa la madre del Messia” (Idem, 90).
       Questi due semi saranno sempre nemici, si incontreranno   In greco, “esso”, il seme, è neutro: Il seme ti schiaccerà
       sempre  sulle  strade,  sulle  piazze,  nelle  case,  nei  cuori   la  testa;  in  latino  “esso”  è  stato  tradotto  con  “ipsa”,
       degli uomini, sempre e continuamente in lotta senza che   “questa”,  femminile:  Questa  (Maria),  ti  schiaccerà  la
       mai si veda apparire, per ora, un orizzonte di luce. La   testa e tu la insidierai al calcagno. (2 continua).
       pagina  è  pessimistica.  Solo  in  seguito  lo  Jahvista  farà                      Ermanno Arrigoni


                                                                           Novembre-Dicembre 2020        21
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