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                                    18FESTEAl termine della Messa %u00e8 iniziata la processione tra le vie addobbate a festa, con i portatori che sorreggevano sulle loro spalle i nostri Santi Patroni, per dire quanto siano importanti per noi e quanto li amiamo.Rientrata la processione, Monsignor Giordano ha impartito la benedizione dal sagrato della chiesa, perch%u00e9 raggiungesse tutti gli abitanti di Almenno San Bartolomeo, nessuno escluso. Ed ora che la festa %u00e8 finita, l%u2019invito che San Bartolomeo e San Timoteo ci fanno %u00e8 quello di ritagliarci del tempo, per farci pi%u00f9 vicini a loro, per conoscerli meglio, per amarli di pi%u00f9. Ma in che modo? Lasciando che la Parola abiti nei nostri cuori e imparando a guardare come loro con speranza la vita, nonostante tutto, e a dare speranza a chi cammina accanto a noi.Anna Tra i vari appuntamenti collocati nella settimana in preparazione alla festa dei Santi patroni Bartolomeo e Timoteo, non poteva di certo mancare la partecipazione all%u2019appuntamento fissato per domenica 18 agosto in Chiesa %u201cRecitar leggendo: la storia dell%u2019Altare delle Quarantore presso il sagrato%u201d. Date le previsioni meteo, la serata si %u00e8 svolta all%u2019interno della Chiesa, dentro un contesto di grande raccoglimento e ... tanta curiosit%u00e0! Ebbene s%u00ec perch%u00e9 quella sera siamo riusciti davvero a far luce su alcuni interrogativi aperti riguardo la storia dell%u2019Altare delle Quarantore%u2026oltretutto, una storia lunga ben 150 ANNI!!! Grazie al nostro Vittorio Oberti che ha redatto il testo, alla nostra regista Terry Locatelli, agli attori della Compagnia teatrale %u201cOl Tacapagn%u201d, al coro diretto dalla Maestra Marilisa Fagiani, agli intramezzi musicali a flauto eseguiti dalla Maestra Denise Fagiani, all%u2019aiuto dei tecnici e quanti hanno contribuito nella riuscita della serata, si %u00e8 voluto %u201cRIEVOCARE%u201d, termine che significa %u201crichiamare alla memoria%u201d. Quella sera per%u00f2 non abbiamo solo assistito alla rievocazione storica sviluppando il significato proprio del termine, ma %u00e8 stato un %u201cRIVIVERE QUEL PEZZO DI STORIA%u201d DENTRO IL CUORE E LA MENTE DI OGNUNO, E SOPRATTUTTO DENTRO LA STORIA DI CIASCUNO DI NOI. S%u00ec perch%u00e9 ogni persona porta con s%u00e9 la propria storia che non si cancella e rimane per sempre nel cuore anche di coloro che l%u2019hanno incontrata, conosciuta e amata. E dentro la storia di ciascuno si compongono pagine di fatti, azioni, scelte e decisioni, pensieri, sentimenti e valori che si intrecciano con quelli di altri. Insomma, un nodo di relazioni e fatti che ci rendono alla fine tutti protagonisti di una STORIA grande e ricca di valori e tradizioni, una storia condivisa che ci unisce, come quella dell%u2019Altare delle Quarantore. Credo che Vittorio, ideatore del testo rappresentato, abbia ben ricercato anche dentro le nostre figure, i nostri modi di vivere la spiritualit%u00e0, le nostre usanze, non solo L%u2019ALTARE DELLE QUARANTORE %u2026 Rievocazione Storicaper ricostruire cronologicamente i fatti ma mettendo in evidenza quest%u2019opera nella maniera tanto semplice quanto vera e profonda ... e Terry ha concretamente sviluppato il tutto dentro questi termini con il contributo di tutti.Partendo dal significato delle %u201cQuarantore%u201d e ascoltando gli attori/lettori nelle vesti dei cardinali di Milano che sostennero la %u201cpratica delle quarantore%u201d, siamo entrati nel vivo della storia della realizzazione dell%u2019apparato ligneo, opera del nostro artigiano almennese Pietro Salvi con l%u2019aiuto del cognato Cesare Rota Nodari. In accordo con il Parroco del paese di allora (anno 1870 circa) si d%u00e0 il via all%u2019opera. Nell%u2019ascolto dei dialoghi a seguire, intercalati da espressioni in dialetto bergamasco che ci invitavano a immedesimarci veramente dentro il contesto, ci siamo lasciati davvero coinvolgere nelle varie situazioni anche %u201cfaticose e difficili%u201d di messa in posa dell%u2019altare prima, di ammodernamento poi (dopo vari incendi per via delle candele e lumini ad olio su tutto l%u2019apparato%u2026 pensate un po%u2019). Credo che ciascuno di noi, in diversi momenti della serata, abbia ricordato cosa dicevano i propri nonni, i propri genitori che avevano vissuto in quegli anni, oppure semplicemente ricordando alcuni flash per %u201csentito dire%u201d%u2026 Eccoci allora, tutti partecipi dentro la storia che ci unisce!Nella rievocazione si rivive poi il momento %u201csaliente%u201d in cui, con il Concilio Vaticano II, viene limitato l%u2019impiego di sovrastrutture nelle liturgie sacre, per dare spazio alla semplicit%u00e0 e all%u2019essenzialit%u00e0 nelle celebrazioni, cercando di avvicinare tutti grazie anche a una liturgia pi%u00f9 semplice. Viene poi ben rievocato il momento in cui si giunge all%u2019interruzione dell%u2019allestimento dell%u2019altare (primi anni %u201980) attraverso il mormorio della folla a esprimere il tanto dispiacere e l%u2019intervento del parroco Don Gian Maria Carrara che, con rammarico, esprime la decisione di rinunciare all%u2019allestimento. Decisione sofferta ma consapevole, sia per via delle condizioni di degrado della struttura e problemi di 
                                
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