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                                    20FESTE Le Santelle, altrimenti dette anche tribuline, punteggianole nostre strade e contrade: come punti di luce, di riferimento e di protezione, le troviamo ai bivi, lungoi sentieri e sulle facciate di tante case.Gi%u00e0 il nome dice che sono dedicate ai Santi: protezione per chi passa o per chi abita quel luogo.%u00c8 certamente un%u2019arte sacra minore di difficile manutenzione e facilmente deperibile, soggetta agli agenti meteorici.Infatti, lungo i secoli, sono state rinnovate molte volte, sovrapponendo nuovi soggetti a vecchie pitture, ma sempre conservate come un%u2019eredit%u00e0, una benedizione da consegnare alle generazioni successive.Alcune volte sono il compimento per un voto fatto al Santo per uno scampato pericolo, un segno di gratitudine perenne.Un significato pi%u00f9 doloroso sono le Santelle dedicate ai defunti vittime di epidemie come per la peste di manzoniana memoria.Quest%u2019anno, nei giorni dei festeggiamenti di San Bartolomeo, sono stati organizzati 3 percorsi, in diversi momenti, per andare alla scoperta/riscoperta di alcune delle nostre Santelle.Le informazioni raccolte da precedenti pubblicazioni, rielaborate e arricchite da un lavoro a pi%u00f9 mani, hanno rinnovato interesse a questa ricchezza spesso invisibile ai nostri occhi frettolosi chiusi dentro le nostre auto veloci.Ci hanno aiutato a camminare con pi%u00f9 lentezza, facendoci alzare gli occhi verso il cielo e sentirci parte di una storia, forse minore, ma la nostra storia.Per questo cominciamo qui un percorso che porter%u00e0 su queste pagine i 3 momenti per non disperdere quanto vissuto. Appuntamento al prossimo numero!Il gruppo cultura parrocchialeSANTELLE: SEGNI DEL SACRO
                                
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